Il bambino di 5 anni, scomparso dal campeggio di Latte, è stato ritrovato in buone condizioni su una collina. Commozione tra i soccorritori. Le indagini proseguono sul passante che lo ha visto.
Imperia – Dopo 36 ore di ricerche senza sosta, il piccolo Allen Bernard Ganao, il bimbo di 5 anni scomparso nella serata di venerdì 11 luglio dal campeggio “Por La Mar” a Latte, frazione di Ventimiglia, è stato ritrovato vivo e in buone condizioni su una collina, a circa 3 chilometri dal punto in cui si erano perse le sue tracce.
Il bambino, che soffre di autismo e non parla, è stato trovato da un gruppo di volontari della Protezione civile nei pressi di un vecchio casolare in una zona impervia. Lì si erano concentrate le ricerche, grazie alle testimonianze e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza del campeggio. Allen era stato visto uscire da solo mentre il padre montava la tenda.
La svolta: il ritrovamento e l’abbraccio del padre
La notizia del ritrovamento ha suscitato una forte emozione in tutta la cittadina, che ha partecipato in massa alle ricerche. Il piccolo, portato a braccia dai soccorritori, è stato accolto dagli applausi dei presenti nella piazzetta di Latte. Immediatamente trasferito in ospedale a Imperia per accertamenti, è stato confermato che è in buone condizioni fisiche.

“Grazie a tutti, è andata benissimo, grazie”, ha detto tra le lacrime il padre del bambino, confortato dal sindaco Flavio Di Muro, che ha a sua volta commentato: “Non pensavo di provare un’emozione simile”. Il momento dell’abbraccio tra i due, poco prima della partenza in ambulanza scortata dai carabinieri, ha scatenato applausi e commozione.
Le indagini: chi è il passante che lo aiutò ad attraversare la strada
Rimaneva tuttavia qualche ombra di un passante che lo ha aiutato ad attraversare la strada nei pressi del supermercato Conad, poco dopo la sua scomparsa. L’uomo, Pierluigi Dellano, sentito dagli inquirenti, ha raccontato di averlo visto solo e di averlo lasciato al bivio, pensando che stesse raggiungendo i genitori. Tuttavia, la sua versione non aveva convinto del tutto, quindi la sua abitazione era stata perquisita e la sua auto sequestrata.
La traccia olfattiva fiutata dai cani molecolari aveva infatti condotto i soccorritori fino a una piscina torbida situata all’interno del complesso “Latte Bellavista”, dove si trova la casa dell’uomo. Anche le telecamere avrebbero ripreso il bambino nei pressi della struttura. I sommozzatori ieri sera avevano ispezionato le vasche, ma senza trovare nulla.
Il testimone: “Mi hanno torchiato per bene”
Un chiarimento è arrivato oggi dall’intervista che Pierluigi Dellano ha rilasciato al quotidiano La Stampa. “Ho accompagnato il ragazzo che è venuto nella mia villa e poi l’ho portato giù per strada pensando di fare una cosa positiva“, ha detto l’uomo. “Volevo portarlo qua, dalla polizia. il bambino poi ad un certo punto mi ha tirato, non parlava bene – ha continuato Dellano -, l’ho portato fino ad un certo punto e poi l’ho lasciato, mi tirava e cercava ‘papà’ non parlava bene. Mi mi sono accorto che era autistico. Poi è scappato via. Dopo due ore ho capito che era successo”.
Dellano, la cui casa è stata perquisita e che è stato a lungo sentito dagli inquirenti, ha ribadito più volte sdi aver soltanto cercato di aiutare Allen. “Però mi hanno torchiato bene – ha detto scherzando -. Sono stati momenti difficili e capisco anche altre situazioni tipo queste”. Lieto fine dunque, commozione e tutti contenti, ma le indagini continueranno nei prossimi giorni per chiarire tutti i contorni della vicenda.