Il giovane catanese aveva creato un falso profilo con i connotati del medico e vendeva presunti prodotti dietetici promettendo favolose perdite di peso. A breve la sentenza del tribunale etneo.
Catania – Stamane si è tenuta presso la prima sezione del tribunale di Catania l’ultima udienza dibattimentale del processo che vede coinvolto il medico nutrizionista Giorgio Calabrese, vittima di truffe online da diversi anni. Da tempo circolano in rete post social e articoli riguardo a un presunto metodo innovativo per dimagrire, promosso utilizzando come testimonial l’immagine del professor Calabrese. Si tratta di una pubblicità ingannevole, realizzata con spezzoni di filmati e interviste, che associa il nome del celebre nutrizionista a gocce dimagranti, facendolo passare come sponsor dei prodotti:
“Sono cinque anni che provo a spiegare che con questa faccenda non c’entro niente – ha detto Calabrese, assistito dagli avvocati Benedetto e Annetta – Non mi sono mai espresso a favore di aziende o prodotti, non ho mai prestato la mia professionalità per sponsorizzare marchi, anche perché, essendo il presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare presso il Ministero della Salute, non posso proprio farlo. Da quando questi soggetti, molti dei quali ancora da rintracciare, hanno iniziato a vendere a mio nome questi presunti prodotti dimagranti, ricevo centinaia di messaggi ed email ogni giorno: alcuni mi chiedono maggiori informazioni sui prodotti, altri si lamentano perché, dopo averli comprati, hanno riscontrato che non hanno alcun effetto e mi dicono che per questo potrebbero denunciarmi. Ho segnalato tutto alla Procura della Repubblica di Roma, alla Polizia Postale e alla Guardia di Finanza, ma per molto tempo non si riusciva a vedere luce in fondo al tunnel”.

La Procura della Repubblica di Catania, dopo meticolose indagini, ha individuato un individuo che avrebbe venduto, a nome di Calabrese e a sua insaputa, presunti prodotti dimagranti attraverso una pagina Facebook:
“Spero che il processo si concluda velocemente – ha concluso Calabrese – e che questa persona possa essere condannata, come spero possano essere presto rintracciati tutti i soggetti che, nascondendosi dietro siti esteri, continuano a vendere prodotti alimentari e dimagranti a mio nome. Desidero solo essere messo nella condizione di poter dire che io con tutta questa vicenda non c’entro niente”.