Mentre ancora si cerca il corpo della 18enne Hanna Lynch, gli inquirenti esaminano le ipotesi sulle cause della tragedia. Disposte le autopsie sui cadaveri. Al vaglio anche le assicurazioni miliardarie.
Palermo – Mentre ancora si cerca il corpo di Hanna Lynch, la 18enne figlia del magnate britannico Mike Lynch, ultima dei dispersi del naufragio del veliero Bayesian davanti alla costa di Porticello (Palermo), iniziano le indagini sulla tragedia costata la vita a 6 persone – ad ora il bilancio ufficiale – tra cui lo stesso tycoon, proprietario dell’imbarcazione.
Gli inquirenti che stanno concentrando gli sforzi nell’individuare la possibile causa principale del dramma, che potrebbe essere dovuta a una tragica sequela di errori umani. L’incidente, avvenuto all’alba di lunedì durante un improvviso downburst – in pratica, una violenta tromba d’aria le cui raffiche sono scese con moto orizzontale -, ha sollevato numerosi interrogativi, soprattutto alla luce delle tecnologie all’avanguardia di cui era dotato lo yacht, considerato un gioiello sotto questo aspetto.
Tra gli elementi sotto esame ci sono la deriva mobile, che potrebbe essere stata parzialmente alzata, influendo negativamente sulla stabilità dello scafo, e i portelloni aperti che avrebbero permesso l’ingresso di una grande quantità d’acqua, accelerando il processo di affondamento. Anche il mancato funzionamento del sistema di sigillatura dei boccaporti e i motori spenti al momento del naufragio sono al vaglio degli investigatori.
Il capitano dello yacht, James Cutfield, neozelandese, è stato interrogato dal Pm Raffaele Cammarano. Cutfield ha affermato di non essersi accorto subito dell’arrivo della tempesta. Resta il dubbio su come un’imbarcazione di 56 metri, con apparecchiature radar avanzate, sia potuta affondare così rapidamente.
L’indagine, coordinata dal procuratore Ambrogio Cartosio, continua a essere circondata dal riserbo, con una conferenza stampa prevista per domani, sabato 24 agosto. Nel frattempo, verranno effettuate le autopsie sui corpi delle vittime, un passaggio cruciale che coinvolgerà tutte le parti interessate, comprese quelle che potrebbero essere ritenute responsabili o danneggiate.
I superstiti, 15 in totale, hanno scelto di essere rappresentati da una compagnia legale inglese, che si occuperà anche delle questioni relative ai risarcimenti assicurativi. Il Bayesian era coperto da due polizze assicurative: una per lo “Scafo e macchine” e una “Protection and Indemnity”, quest’ultima con un massimale che potrebbe raggiungere i 2 miliardi di dollari, come avviene per le petroliere. Anche questi aspetti finanziari, insieme alle responsabilità penali, saranno cruciali nelle prossime fasi dell’inchiesta.