La “scoperta” di uno studio norvegese. Ma allora è proprio vero che il maschio ha solo un’idea fissa in testa?
Il web è una grande prateria e cavalcando tra la sua… vegetazione si incontra di tutto e il suo contrario. Recentemente una notizia ha stimolato la curiosità del viandante: uno studio della Università di Scienza e Tecnologia di Trondheim, Norvegia ritiene che l’amicizia tra uomo e donna non può esistere perché l’uomo pensa continuamente al sesso. Di conseguenza, fraintende l’atteggiamento della donna e appena gli si sfiora una mano ha già vagliato tutte le ipotesi sessuali possibili. E sarebbe una novità, direbbe uno scafato, è una notizia vecchia come il mondo! Sicuramente, però adesso c’è l’imprimatur della Scienza, vuoi mettere?
Durante l’esperimento gli studiosi hanno analizzato il comportamento di 300 studenti di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Ebbene, spesso, i maschi hanno equivocato gli atteggiamenti femminili, interpretandoli come approcci sessuali. Al contrario, le donne considerano quei segnali solo come manifestazione di cordiale amicizia. Il motivo pare scaturire dall’etologia, che, com’è noto, studia il comportamento degli animali e dell’uomo in relazione all’ambiente, naturale o artificiale, in cui vivono. Quindi, lo stesso atto viene decifrato con due linguaggi diversi, per cui una relazione amicale tra uomo e donna è quasi impossibile. Come afferma la statistica, pur considerando i casi eccezionali, che in quanto tali confermano la consuetudine.
D’altronde già le nostre nonne raccomandavano le loro nipoti di non dare troppo retta agli uomini perché dediti solo al sesso. E’ come se la Scienza avesse ratificato quello che, finora, era stato considerato frutto del pregiudizio. Le donne, passate al setaccio dal… rigoroso studio scientifico, hanno dichiarato di essere state fraintese dai loro amici uomini in media 3-4 volte nel corso dell’ultimo anno. Questo accade, perché –lo dice sempre l’etologia- questo comportamento può essere spiegato in chiave evolutiva: i maschi considerano (quasi) tutte le donne interessate a loro perché, come si dice in gergo, “ogni lasciata è persa”. Insomma, se l’amicizia tra uomo e donna è impossibile è solo perché il sesso maschile è spinto a tesaurizzare le proprie probabilità riproduttive.
Nulla di nuovo sotto il sole, quindi. Nel senso che lo studio norvegese non è una novità assoluta. Già nel 2012 uno studio del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Harvard, USA, giunse alle medesime conclusioni. In due aule separate furono introdotti un gruppo di studenti da una parte e uno di studentesse dall’altre. Ad entrambi furono fatti visionare una serie di filmati, che riguardavano panorami montuosi e marini, città, animali e immagini accattivanti e seducenti: maschi in costume da bagno ben prestanti a bordo di una piscina per le donne e un gruppo di ragazze con abbigliamento sexy per gli uomini. Infine, una soluzione di un problema finanziario.
Gli studenti che furono scelti tra i migliori della facoltà di economia ebbero una performance contrastante. Le donne per l’80% risolsero il quesito e i maschi con la stessa percentuale non furono capaci di farlo. Gli autori dello studio ritennero che le immagini seducenti, erotiche, rappresentarono una forte distrazione per i maschi, al punto da stravolgerne le priorità, considerate essenziali per le donne. Ossia in quel momento era importante risolvere il problema e non altro e le ragazze lo fecero. I ragazzi, pur in grado di svolgere il compito, non ci riuscirono perché distratti da immagini di belle ragazze. Povero maschio, come sei ridotto male e la realtà ce lo dimostra ogni giorno!