Fu assassinato mentre si recava al commissariato “Appio Nuovo”. I responsabili sono stati condannati all’ergastolo.
Roma – Nella giornata odierna ricorre il 44° anniversario dell’uccisione del Maresciallo di polizia Domenico Taverna, avvenuta il 27 novembre 1979 ad opera di un commando appartenente all’organizzazione terroristica eversiva denominata “Brigate Rosse”. Alle 12:00 di oggi, il Vicario del Questore di Roma Francesco Rattà, in suo ricordo, ha deposto una corona di alloro a nome del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani, sulla lapide collocata all’interno del Commissariato di polizia “Appio Nuovo”, ove il sottoufficiale prestava servizio all’epoca dell’attentato terroristico. Alla cerimonia hanno partecipato Autorità Civili, Militari e Religiose, insieme ai familiari e ai colleghi della vittima.
Taverna allora aveva 58 anni e venne ucciso nei pressi della sua abitazione da un gruppo di terroristi, mentre si accingeva a recarsi al lavoro presso il Commissariato “Appio Nuovo”, dove era componente della Squadra di Polizia Giudiziaria. L’attentato venne poi rivendicato dalle “Brigate Rosse” con una telefonata ad un quotidiano romano e con un volantino fatto rinvenire in un cestino di rifiuti.
Le indagini della Polizia svolte dalla Digos romana consentirono, nel 1982, di individuare i responsabili appartenenti alla cosiddetta “Colonna XXVIII marzo”, che vennero arrestati e condannati all’ergastolo. Come noto, il 29 settembre 2004, in occasione dei festeggiamenti per S. Michele Arcangelo, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi consegnò alla vedova una medaglia d’oro alla memoria e al valor civile.