Un incidente simulato? Al via tutti gli accertamenti sulla morte di Lucia

L’autopsia avrebbe rivelato un trauma sulla testa della vittima dunque gli ulteriori accertamenti tossicologici e quelli tecnici sull’auto della coppia chiariranno molti dubbi.

SAN SEVERO (Foggia) – Si sono svolti lo scorso 5 ottobre, nella cattedrale di San Severo, le esequie di Lucia Salcone, 47 anni, mamma di due figli, deceduta in un incidente stradale mentre si trovava in auto con il marito lungo la provinciale 13 per Castelnuovo della Daunia.

In chiesa c’era anche il coniuge della vittima, Ciro Caliendo di 46 anni, imprenditore vitivinicolo, indagato a piede libero dalla Procura foggiana per omicidio volontario. Gli investigatori ritengono che l’uomo abbia organizzato una sorta di messinscena per ammazzare la donna. Da una prima ricostruzione del sinistro risulterebbe che Lucia Salcone si trovava a bordo della Fiat 500 guidata da Caliendo. I due si sarebbero diretti da San Severo a Castelnuovo quando l’utilitaria, per cause ancora in via di accertamento, sarebbe uscita fuori strada schiantandosi contro un albero. Il veicolo, subito dopo il violento impatto, avrebbe preso fuoco e le fiamme avrebbero avvolto il corpo della vittima, rimasta incastrata fra le lamiere, senza darle possibilità di scampo. L’uomo, invece, riusciva a venire fuori dal veicolo e a mettersi in salvo tentando in tutti i modi di soccorrere la moglie, tanto da ustionarsi le mani e le braccia seppur in maniera non grave.

L’auto carbonizzata all’interno della quale è morta Lucia Salcone

Il 3 ottobre scorso la Pm Sabrina Cicala incaricava il medico legale Luigi Cipolloni, docente universitario, di eseguire l’autopsia sulla salma della donna mentre la difesa di Caliendo, rappresentata dagli avvocati Angelo Masucci e Simone Moffa, nominava un proprio Ctp nella persona di Cristoforo Pomara, già direttore di Medicina Legale presso l’ateneo di Foggia. L’8 ottobre scorso è iniziata la perizia tecnica sul mezzo carbonizzato che potrà rivelare altri particolari molto importanti. Da indiscrezioni pare che sul cadavere della vittima sia stato rilevato un trauma alla testa, ma non sarebbe ancora chiaro che cosa possa averlo provocato. Sono stati altresì disposti gli esami tossicologici per verificare se la donna abbia o meno respirato i fumi tossici causati dall’incendio del veicolo onde accertare quale sia stato l’evento scatenante del decesso.

La coppia, secondo il racconto dell’indagato, aveva trascorso la serata in pizzeria con amici della scuola di ballo e, prima di rientrare a casa, Caliendo avrebbe deciso di controllare ancora una volta alcuni suoi vigneti, recentemente fatti oggetto di un furto da 50 quintali d’uva. L’uomo ci sarebbe andato in compagnia della moglie ma sulla provinciale 13 sarebbe accaduto l’incidente. Insomma, solo una tragica fatalità per l’uomo, con la quale però gli inquirenti non sembrano d’accordo:

Ciro Caliendo. Da Fb

“Il passaggio da una ipotesi di omicidio colposo a quella di omicidio volontario ha sconvolto tutti – ha detto l’avvocato Michele Calvano, che assiste la famiglia Salcone – ma nessuno dei miei assistiti avanza ipotesi e attendono tutti gli esiti degli esami strumentali e quindi delle indagini in cui confidano”.

La Pm titolare del fascicolo ha ascoltato in sommarie informazioni testimoniali i due fratelli della donna, ma pare che non siano emersi particolari importanti:

“Dai familiari non è emersa alcuna indicazione rispetto al rapporto tra i coniugi – aggiunge l’avvocato Calvano – Alcuni cognati vivono fuori città, ma quelli che risiedono a San Severo non hanno evidenziato dissapori col cognato né risulta che lo stesso ne avesse con la povera Lucia, al netto degli ordinari screzi che possono esserci tra marito e moglie… Non risulterebbe alcuna evidenza, denuncia o maltrattamento, in danno della donna, che non ha mai riportato un graffio dal marito. Per questo motivo i congiunti non avanzano ipotesi e attendono, come tutti, risposte. Questi esami strumentali ordinati dalla magistratura sono fondamentali da tutti i punti di vista”.

I funerali della vittima

Gli investigatori hanno perquisito l’abitazione della coppia, che poi sarebbe stata posta sotto sequestro. Da altre indiscrezioni sembra che i telefonini di Caliendo e della moglie siano andati distrutti durante il rogo dell’auto, dunque sarà impossibile verificarne il contenuto, che spesso riserva sorprese utili ai fini dell’inchiesta. Nel frattempo l’odierno indagato, innocente sino ad eventuale condanna definitiva, si è dimesso dall’incarico di presidente de L’Antica Cantina” di San Severo, ruolo che ricopriva in seno al consiglio di amministrazione dal 2018.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa