Operazione congiunta contro l’illegalità nel settore del gioco d’azzardo: sanzioni e sequestri nel piano di contrasto. Fasce deboli protette e multe salate per gli infrattori.
Venezia – I finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza, congiuntamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno eseguito in tutta la provincia un piano coordinato di interventi a contrasto del gioco illegale ed irregolare, che scaturisce dalle intese di collaborazione tra le due Amministrazioni.
In particolare, l’attività ha riguardato la verifica di condotte illecite riguardanti gli apparecchi di cui all’art. 110 TULPS, l’offerta illecita di scommesse tramite forme legali di intermediazione, il gioco minorile, l’osservanza degli adempimenti antiriciclaggio.
Complessivamente, sono stati controllati 21 esercizi commerciali (tra bar, ristoranti, sale slot, tabacchi) dislocati in tutta la provincia, con una particolare attenzione riservata alla tutela delle fasce più deboli e, quindi, ai luoghi e agli orari a maggior rischio di gioco minorile.
L’attività svolta ha consentito di riscontrare 11 violazioni amministrative e di contestare sanzioni pecuniarie per oltre 100.000 euro.
In particolare, in occasione di un controllo, è stato constatato che ben 32 apparecchi elettronici di gioco, di cui all’art. 110 comma 6, lett. A-B del TULPS venivano mantenuti accessi e collegati al fine di permetterne l’uso nella fascia oraria di interruzione quotidiana (con connessa sanzione con limiti edittali da 500 a 1500 euro); inoltre, le vetrine d’ingresso del locale erano state oscurate tramite pannelli per limitare completamente la visibilità dall’esterno, in violazione all’art. 7, comma 3, L.R. 38/2019. Al titolare dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa che prevede il pagamento in misura ridotta pari a complessivi euro 80.000.