UN CECCHINO SU TERRENI DIFFICILI: TEKNETICS OMEGA 8500

Un macchina da sicuro divertimento per non tornare a casa senza target

Ciao a tutti, amici! Oggi vi vogliamo parlare di un metal detector già uscito da qualche tempo, ma che non ha avuto i meriti che gli spettavano: il Teknetics Omega 8500.

Cominciamo con qualche dato tecnico:

  • Il detector funziona con una batteria da 9 volt, che va inserita dietro al display nell’apposito vano. La batteria alcalina ha una durata che varia dalle 20 alle 25 ore.
  • La frequenza di utilizzo è 7,8 hertz.
  • Ha due modalità di utilizzo: all metal e discriminazione.
  • Viene fornito con una piastra ellittica di 10’’.
  • Il suo peso è di 2 kg, quindi non proprio leggerissimo.

IL DISPLAY E I COMANDI

Sul box troviamo, a partire da sinistra, il potenziometro per accendere il detector e regolare il guadagno (gain); spostandoci verso destra incontriamo il tasto ground grab per il bilanciamento del terreno, il pin pointer sul tasto centrale, il menu e i due pulsanti + e – per muoverci al suo interno. Sul lato destro, infine, il potenziometro della soglia del suono (treshold) o discriminazione se lasciato in posizione 0.

Andiamo ad accendere con l’apposito potenziometro, ruotandolo fino ad arrivare a ore 12. In alto a destra viene fornita l’informazione della modalità di utilizzo, se disc o all metal; in basso troviamo l’indicatore di carica della batteria con 3 livelli.

Nel centro abbiamo un arco con l’indicazione dei metalli e il multitarget. Vi chiederete a cosa serva quest’ultimo. Il Teknetics Omega 8500 è in grado, a differenza di altre macchine, di individuare nel terreno i target sovrapposti. Tutti sappiamo che, quando ci troviamo su un terreno con molta contaminazione da ferro, è possibile che dei target buoni siano in qualche modo sovrapposti ad altri. Si può così incorrere in un’eclissi dell’oggetto posizionato più sotto. Con questo sistema di multitarget, invece, sul display apparirà una prima banda in neretto che indicherà il target principale, e appariranno altre bande di un grigio più chiaro per indicare eventuali oggetti sovrapposti, specificando il tipo di materiale del quale sono composti.

Nel centro poi apparirà anche l’ID numerico (molto stabile e preciso).

Sempre in basso a destra, premendo il bottone del menu, troviamo un riquadro dove possiamo scorrere le impostazioni:

  • Disc lvl: la discriminazione vera e propria che va da 0 a 80. Ricordiamo inoltre che questo metal detector ha un range del ferro che va da 0 a 36.
  • Notch: funzione ormai nota per eliminare con l’audio un tipo di oggetto.
  • Volume: per alzare il volume dell’apparecchio da 0 a 10.
  • Deep: un’impostazione a 4 livelli per aumentare le performance in qualsiasi occasione.
  • Tones: serve per regolare il tipo di tono in ricerca. Da notare che, se impostato sul 5 (il massimo), questo apparecchio amplificherà i suoni in profondità, opzione consigliata a chi fa ricerche e vuole un po’ più di performance.
  • Freq: questa opzione permette di spostare su 3 livelli la frequenza, per eliminare eventuali disturbi.
  • Light: anche questa impostazione va da 1 a 5, accendendo uno splendido sfondo rosso nel display per un uso notturno.

Ci spostiamo poi al lato sinistro dove troviamo in alto l’indicatore della mineralizzazione con dicitura Fe 3 o 4, dove comparirà una barra a seconda del terreno.

Altra funzione da non sottovalutare è il ground error: funzione utilissima per quelli che girano su terreni che cambiano repentinamente la mineralizzazione.

Questa macchina è dotata di un bilanciamento computerizzato costante del terreno, così che, in tempo reale, si possa verificare sempre se il detector è ben bilanciato o meno e nel caso si possa correggere seguendo le istruzioni con i tasti + e -. Ottimo per chi adopera la funzione all metal.

I TEST

Torniamo nel nostro campo test per verificare alcune performance in profondità di questo strumento. Ci portiamo dietro la solita Vittorio Emanuele di 3 cm di diametro e in modalità disc facciamo l’abbattimento del terreno. Si fa portando tutti e due i potenziometri a ore 12 e, premendo, tenendolo premuto, il tasto ground grab, eseguiamo le classiche pompate con la piastra finché sul display i numeri dell’ID si stabilizzano.

Facciamo una buca a 25 cm e inseriamo la moneta di piatto. Con la modalità disc è percepita ma in modo molto flebile, sicuramente non abbiamo impostato bene. Ora proviamo a 30 cm, sempre nella modalità disc. L’apparecchio non la percepisce. Mi sarei aspettato qualcosa di più, ma i pregi di questo metal sono altri. Poi per curiosità proviamo la modalità all metal e ci dobbiamo ricredere: moneta è rilevata bene a 30 cm.

Purtroppo il tempo a nostra disposizione in questi giorni per fare dei test in ricerca vera non è stato molto, quindi vi rimandiamo alla nostra pagina YouTube, dove potete trovare tutti i video e i test futuri con questo metal detector, che a nostro avviso è un cecchino su terreni molto sporchi.

Ringraziamo la Geotek Center di Terni per averci dato la possibilità di testare un altro splendido metal detector e vi aspettiamo alla prossima recensione.

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