Un bilancio drammatico quello dei botti

I vigili del Fuoco hanno ricevuto 646 chiamate nella notte, 16 feriti solo tra Napoli e provincia: 5 sono minori, un 16enne colpito al volto da un’arma da fuoco. Un bambino di 10 anni ha perduto un arto superiore.

Roma – Come di consueto ecco il solito tragico bilancio per i feriti da botti e petardi sparati nella notte di Capodanno. Sono stati in tutto 646 gli interventi dei vigili del fuoco per incendi provocati da materiale esplodente. L’anno scorso se n’erano contati 558. Il numero maggiore in Emilia Romagna dove sono stati 96. A seguire Piemonte 50, Lombardia 47, Veneto e Trentino Alto Adige 71, Friuli Venezia Giulia 16, Liguria 45, Toscana 45, Marche 13, Umbria 5, Lazio 52, Abruzzo 6, Molise 7, Campania 57, Basilicata 0, Calabria 4, Puglia 75, Sicilia 31, Sardegna 26.

Un bambino di 10 anni a Taranto ha perso la mano per l’esplosione di un petardo, l’arto destro gli è stato amputato. Ad un 22enne di San Tammaro, nel Casertano, rimasto ferito per i botti, sono state amputate due dita ed ha subito anche un lesione nell’occhio destro. Ed ancora un 16enne, colpito al volto da un’arma da fuoco mentre stava festeggiando sul balcone di casa. Riuscirà a sopravvivere.

A Vercelli una donna trentenne è rimasta ferita dallo scoppio di un petardo nel corso dei festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno. La vittima, soccorsa dai sanitari del 118, avrebbe riportato lesioni in tutto il corpo e perso il dito di una mano. Adesso é ricoverata nel reparto di chirurgia plastica per seguire l’evoluzione delle ustioni riportate dallo scoppio del petardo.

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