UGL Salute contro la restituzione degli straordinari

Infermieri e OSS già sottopagati si vedono chiedere ricalcoli. Il sindacato chiede lo stop immediato e annuncia battaglia.

Roma – La richiesta di restituzione degli straordinari da parte di alcune aziende sanitarie è una vera e propria umiliazione per migliaia di operatori del Servizio Sanitario Nazionale. UGL Salute denuncia un attacco ingiustificato a professionisti già sottopagati e costretti a reggere sulle proprie spalle un sistema che senza di loro collasserebbe.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 272/E del 27 ottobre 2025, non rientrano nel beneficio fiscale le ore di straordinario in pronta disponibilità con richiamo in servizio e quelle svolte per attività elettorali. Una interpretazione restrittiva che ha aperto la strada a ricalcoli e trattenute fino a 1.500 euro, colpendo anche arretrati contrattuali e tredicesime.

È scandaloso – afferma Gianluca Giuliano, segretario nazionale UGL Salute – che invece di incentivare chi lavora giorno e notte per garantire cure e assistenza, si scelga di vessare ulteriormente infermieri e OSS. Questi professionisti, già malpagati e logorati da turni massacranti, vengono trattati come bancomat da cui attingere risorse. È un’ingiustizia che non possiamo accettare.”

UGL Salute chiede la sospensione immediata delle richieste di restituzione e annuncia battaglia in tutte le sedi opportune. “Il CCNL non distingue tra tipologie di straordinario – conclude Giuliano – e non può essere l’Agenzia delle Entrate a decidere di penalizzare chi garantisce il diritto alla salute. Basta con le beffe: i lavoratori della sanità meritano rispetto, stipendi dignitosi e riconoscimento, non ulteriori tagli e umiliazioni.”