Ugl Metalmeccanici, confronto sul futuro di Stellantis e dell’automotive italiano

Il Segretario Nazionale Antonio Spera: “Servono certezze industriali, investimenti e tutela per i lavoratori”

Chieti – Si è concluso ad Atessa (CH) l’attivo sindacale della Ugl Metalmeccanici Chieti-Pescara presieduto dal Segretario Nazionale Antonio Spera. Hanno preso parte: il segretario regionale Domenico Amiconi, Giuseppe Saraceni segretario provinciale, Gianna De Amicis della Utl, ha visto la partecipazione del consigliere regionale Abruzzo Francesco Prospero (FdI) nonché Presidente Osservatorio della Legalità e membro della commissione attività produttive.

“Un momento partecipato di approfondimento sulle sfide del comparto metalmeccanici, si è discusso principalmente del sito Stellantis di Atessa che produce veicoli industriali in vista dell’incontro del giorno 20 ottobre a Torino dove l’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa condividerà con il sindacato la grave situazione in cui versano gli stabilimenti italiani Stellantis, sulla mancata applicazione del piano industriale e, quindi, degli investimenti per l’Italia anche in ricerca e sviluppo, del lancio di nuovi modelli, utili a garantire gli occupati, nonché dell’aggiornamento del piano industriale concepito con l’obiettivo di salvaguardare e rilanciare produzioni e lavoro in tutti i siti”.

Così ha dichiarato nel suo intervento il Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, specificando che “sarà l’occasione dove la nostra o.s. non farà altro che ribadire e chiedere, partendo dal sito di Atessa,  quello che ha sempre detto: garanzie per gli stabilimenti italiani e misure immediate a tutela dei lavoratori del comparto, ma soprattutto vogliamo comprendere le reali prospettive industriali. La situazione dell’Automotive italiano (e non solo), non per responsabilità esclusiva di Stellantis, è in continua e non positiva evoluzione, a causa di una transizione ecologica pensata rigidamente e in un’unica direzione, contro la quale il governo italiano e il ministro al MIMIT Urso in particolare, si sta spendendo e impegnando, perché rischia di avere pesanti conseguenze occupazionali non solo per i dipendenti diretti di Stellantis, ma anche per l’intera filiera dell’indotto, già fortemente penalizzata dalle politiche europee”. Spera ha aggiunto inoltre che”: per Atessa chiederemo certezze sul futuro dei veicoli commerciali, avanzeranno una serie di richieste a Filosa, partendo dall’assegnazione di modelli ibridi a tutti gli stabilimenti italiani, a cominciare da quello laziale di Cassino,che prevede ancora secondo il vecchio piano industriale esclusivamente l’allocazione di vetture full electric del tutto incapaci di saturare lo stabilimento. Servono motori adeguati per tutte le vetture che sono in procinto di essere lanciate, in particolare a Melfi e a Mirafiori per poter rilanciare la produzione di motori in Italia, a Termoli, e a garantire una buona vendita nel mercato ai nuovi modelli. Inoltre, per Pomigliano serve – conclude Spera – un chiarimento sui tempi e le modalità di lancio della futura piattaforma small e per Modena un rilancio di Maserati”.