Uccise la moglie malata di Alzheimer, condannato a 9 anni e 4 mesi 80enne di Arezzo

Alessandro Sacchi sparò in testa alla donna, Serenella Mugnai, la sera del 21 giugno 2024. La Corte d’Assise ha riconosciuto all’anziano le attenuanti generiche.

Alessandro Sacchi, 80 anni, è stato condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione per l’omicidio della moglie, malata di Alzheimer, oltre a 8 mesi per detenzione illegale di arma da fuoco. La tragedia si è consumata la sera del 21 giugno 2024 nella loro abitazione di viale Giotto, ad Arezzo, quando l’uomo ha sparato alla testa della moglie, Serenella Mugnai. È stato lo stesso Sacchi, successivamente arrestato, a chiamare le forze dell’ordine per denunciare l’accaduto.

La sentenza è stata pronunciata oggi dalla Corte d’Assise di Arezzo, presieduta dal giudice Annamaria Loprete, che ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche. Il pubblico ministero Marco Dioni aveva richiesto una condanna a 9 anni e 9 mesi, ritenendo che le attenuanti dovessero prevalere sulle aggravanti. La difesa, rappresentata dagli avvocati Stefano Sacchi e Piero Melani Graverini, aveva avanzato anche una richiesta di accesso alla giustizia riparativa, proponendo un risarcimento a favore di un’associazione impegnata nella tutela delle donne contro la violenza e la discriminazione. Tuttavia, la Corte ha respinto tale richiesta.

Secondo una perizia allegata agli atti del processo, Sacchi sarebbe stato incapace di intendere e di volere al momento del gesto, spinto dallo stress accumulato nell’assistere la moglie, che necessitava di cure costanti. Durante l’udienza, l’imputato ha rilasciato dichiarazioni spontanee, esprimendo il dolore per la lunga malattia della moglie e il forte legame che li univa.

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