Uccisa in Valtellina, Emilia aveva denunciato Mohamed tante volte. Il marito confessa

La ex insegnante di lettere di 75 anni era tornata a vivere col marito di origine marocchina nonostante i continui maltrattamenti. Lui è stato fermato dai carabinieri durante un controllo: “L’ho uccisa la notte scorsa”.

Sondrio – Ha confessato l’omicidio Mohamed Rebami, 65 anni, di origine marocchina e con precedenti per maltrattamenti in famiglia, arrestato a Lecco dopo aver ucciso la moglie, Emilia Nobili, 75 anni, ex professoressa in pensione.

L’uomo è stato fermato per un controllo dai carabinieri del Radiomobile di Lecco, ai quali ha raccontato quanto accaduto nella notte precedente, spiegando di essersi allontanato da Poggiridenti per raggiungere la città lariana. Subito è scattato l’allarme: i carabinieri del comando provinciale di Sondrio hanno rinvenuto il cadavere della donna e, poco distante, l’arma del delitto e i vestiti indossati dall’uomo durante il femminicidio.

Una tragedia annunciata: lei aveva ritirato l’ultima denuncia

Emilia Nobili, 76 anni a settembre, era molto conosciuta e benvoluta a Poggiridenti. Dopo aver denunciato in passato le violenze domestiche, aveva però deciso di ritirare l’ultima querela appena un mese fa, riaccogliendo il marito in casa, contro il volere dei familiari, in particolare del figlio Karim. “Aveva il rimorso di pensarlo per strada, senza un tetto sopra la testa”, raccontano alcuni conoscenti. Un gesto di compassione che le è costato la vita.

La loro convivenza, nella casa di Poggi Alto – situata in contrada Nobili, stesso cognome della vittima – era segnata da frequenti liti e urla. L’uomo, convertitosi al cattolicesimo per sposare Emilia in chiesa, non ha mai mostrato segni di ravvedimento. Era stato già arrestato e allontanato, ma sempre tornava, finché l’epilogo non è diventato tragico.

Il paese sotto choc: “Era una donna gentile, solare, colta”

In paese tutti sono sconvolti e sotto choc. Il sindaco Giovanni Piasini si dice profondamente colpito: “Una donna coraggiosa che aveva denunciato, ma forse troppo buona. Ha creduto in un cambiamento che non c’è mai stato. E ora paghiamo tutti il prezzo di questa illusione”.

Anche l’ex sindaco Flavio Valesini la ricorda con affetto: “Emilia era solare, sempre sorridente. Una bravissima persona. Lui invece era spesso lontano, si vedeva poco, non si sapeva nemmeno che lavoro facesse”. Tradita dalla sua bontà, Emilia l’ha pagata con la vita.

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