Uccisa con determinazione l’orsa Amarena

Nella notte l’amatissima orsa è stata uccisa a colpi di semiautomatico. Subito identificato l’autore del gesto criminale, un bracconiere. Gli animalisti denunciano: è colpa del clima di odio diffuso contro i plantigradi.

Abruzzo – La Regione piange la morte dell’orsa Amarena, uccisa nella notte a fucilate.  Meta Parma, movimento etico di tutela animali e ambiente, lancia l’allarme:

“Bisogna togliere i fucili dalle case, non si può permettere che certa gente che va in giro a sparare uccidendo creature, possa avere armi in casa. L’orsa Amarena è stata uccisa a fucilate, ma non è vittima soltanto del suo assassino, è vittima anche di chi permette che si possano detenere fucili e armi in casa a portata di mano. Soprattutto è vittima del clima di odio contro gli orsi diffuso dai cacciatori e dalla politica che li appoggia, soltanto per potersi divertire a dare la caccia a queste meravigliose creature e a tutti gli animali

Per capire quanto sta accadendo, basta pensare a quanti incidenti mortali avvengono ogni anno a causa della caccia, e quanti invece avvengono a causa degli animali selvatici: una sola uccisione dovuta a un orso, contro innumerevoli uccisioni causate dalla caccia. Eppure la caccia non viene abolita, mentre ora vorrebbero fare una mattanza di orsi e lupi, riportandoli al rischio di estinzione. 

Non abbiamo nessun timore a dichiararlo: orsi e lupi sono vittime del Grande Trio della lobby della caccia-carne-armi, che in alcune regioni più che in altre trova ampio appoggio da parte della politica.  La morte dell’orsa Amarena non è colpa dell’Abruzzo, che oggi piange questa perdita come tutti gli italiani di buon cuore. In Abruzzo non c’è nessun decreto ammazza-orsi o ammazza-lupi, a differenza di quanto sta accadendo in Trentino e in Alto-Adige. 

A differenza del Trentino, in Abruzzo è stato subito individuato l’autore del gesto criminale. Aspettiamo ancora di sapere la causa della morte di tre orsi trovati senza vita in Trentino, mentre dopo svariati mesi hanno dichiarato che l’orso M62, chiamato Amir, sarebbe stato ucciso da un altro orso. Noi continuiamo a chiedere che vengano tolte le armi ai cittadini, che siano cacciatori o non, per la sicurezza di tutti. Questa notte hanno sparato contro l’orsa Amarena, domani contro chi spareranno? Animali e esseri umani hanno diritto a essere tutelati!”, conclude il comunicato dell’associazione Meta Parma. 

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