Il procuratore di Napoli non le manda a dire dopo le critiche del viceministro per il programma su La7: tensione sulla separazione delle carriere.
Torino – Acceso botta e risposta tra il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) e il Procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri. Lo scontro è esploso qualche settimana fa a Torino, durante un convegno organizzato da Forza Italia sulla separazione delle carriere, quando Sisto ha criticato la scelta di Gratteri di condurre il programma televisivo Lezioni di mafie su La7.
Durante il convegno, il viceministro berlusconiano ha lanciato una frecciata diretta al magistrato: “Ho appreso che un importante pubblico ministero sarà conduttore di una trasmissione come presentatore a La7. Lui, che ricopre un ruolo importante in una Procura importante, presenterà una trasmissione. Credo che questo, se l’italiano avrà la pazienza di comprendere, darà l’idea di come questa sia una riforma assolutamente necessaria”.

Sisto ha poi rincarato la dose alla fine del dibattito: “Prendo atto della scelta di andare in tv da parte di un procuratore della Repubblica d’Italia in carica. E invito tutti a valutarne l’opportunità”.
La risposta del procuratore partenopeo non si è fatta attendere ed è stata altrettanto dura: “Cosa c’entra la separazione delle carriere col fatto che condurrò una trasmissione? Dato che il suo governo ha cambiato centinaia di articoli, ora crei un divieto assoluto sui magistrati in televisione”.
Gratteri ha poi sfidato direttamente il viceministro: “Il Ministero della Giustizia ha un ufficio ispettivo. Può tranquillamente mandare degli ispettori sul mio conto. Il viceministro Sisto apra pure un procedimento disciplinare, se ritiene che io abbia fatto una violazione”.
“Lezioni di mafie” è un format in quattro puntate condotto da Gratteri. Il programma si propone di educare il pubblico sulle dinamiche della criminalità organizzata, offrendo una prospettiva diretta da parte di chi da anni combatte le mafie nelle aule dei tribunali.
Il programma del dottor Gratteri propone al pubblico una visione autentica e incisiva dei meccanismi della criminalità organizzata, con un fine preciso: trasmettere consapevolezza. E la consapevolezza, si sa, è spesso invisa a chi prospera nell’ombra.
Il programma del dottor Gratteri rappresenta una luce che illumina la realtà, un richiamo concreto al fatto che la lotta alla mafia non si conduca soltanto nei tribunali ma anche nello spazio civile, diffondendo informazione e responsabilità. Spegnere quella luce significa assumersi il peso di voler lasciare il Paese nell’oscurità.
Seguire Lezioni di mafie non è un semplice gesto di interesse ma un impegno civico: un modo semplice ma efficace per sostenere chi, mettendo in gioco la propria vita, combatte quotidianamente per giustizia e trasparenza.