Nell’auto un coltello, guanti e un cellulare; sulle scarpe e sui vestiti tracce di sangue. Il trasferimento in Italia forse venerdì. L’autopsia sul corpo di Giulia il 1° dicembre.
Venezia – Filippo Turetta ha confessato. E’ stato lui ad uccidere l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, 22 anni, il cui corpo era stato trovato sabato mattina nei pressi di un canalone del lago di Barcis, nel Pordenonese. La confessione emerge dal verbale di interrogatorio alle autorità tedesche: il ragazzo ha ammesso di aver assassinato Giulia e di aver tentato più volte di farla finita, durante la fuga, ma di non esserci riuscito perché a mancare è stato il coraggio. Turetta era stato arrestato sabato sera in Germania dopo una fuga durata una settimana. Quando è stato fermato aveva delle evidenti macchie di sangue sui vestiti e diverse ferite alle mani e alle caviglie. Il ragazzo avrebbe detto subito agli agenti che lo hanno fermato di aver ucciso Giulia e lo avrebbe fatto in inglese.
Nell’auto di Filippo c’erano un coltello, guanti e un cellulare
Nella borsa di Filippo, all’interno della Punto nera fermata sabato notte lungo l’autostrada vicino a Lipsia, gli agenti tedeschi hanno rinvenuto un coltello da cucina con una lama di 12 centimetri, forse l’arma del delitto, un paio di guanti e un telefono cellulare sono stati rinvenuti dalla polizia tedesca. Nella vettura sarebbero state individuate anche tracce di sangue, presenti anche sulle scarpe e sui vestiti del 22enne. Sarebbero stati trovati infine circa 300 euro in contanti; altri accertamenti sono in corso sull’eventuale acquisto di una scheda Sim straniera per poter utilizzare il telefonino senza venire tracciato.
Filippo estradato in Italia forse venerdì
Intanto stamani il tribunale tedesco ha disposto l’estradizione per Filippo Turetta. La decisione sarà comunicata al ministero della Giustizia che chiederà al ministero dell’Interno di disporre il trasferimento in Italia di Turetta, il quale aveva dato il proprio consenso alla consegnato alle autorità italiane. Ciò potrebbe avvenire già venerdì, a quanto si apprende.
Dato che Filippo ha accettato una procedura semplificata, non è più necessaria una decisione della Corte di Appello di Naumburg, la quale peraltro ha confermato la detenzione in carcere del giovane in attesa di un suo trasferimento alle autorità italiane sulla base del mandato di arresto europeo, aveva spiegato in un comunicato lo stesso Tribunale superiore regionale (Oberlandesgericht, Olg, corrispondente a una Corte d’appello italiana).
L’operazione è in capo al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), che si sta coordinando con l’omologo organismo tedesco per organizzare la consegna del giovane. Gli uomini dello Scip – che è un servizio interforze – andranno in Germania per prendere in consegna il giovane che sarà trasferito con un volo diretto a Fiumicino. Una volta a Roma gli verrà notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sempre nella Capitale. Potrà quindi essere trasferito a Venezia per l’interrogatorio di garanzia del gip.
L’autopsia di Giulia il 1° dicembre a Padova
L’autopsia sul corpo di Giulia sarà eseguita il primo dicembre alle 9 all’Istituto di anatomia patologica della clinica universitaria di Padova. All’esame parteciperà, tra gli altri, anche l’anatomopatologo Antonello Cirnelli nominato oggi come perito della famiglia Cecchettin. Gli altri professionisti incaricati dell’esame, da parte della Procura di Venezia, e dell’indagato Filippo Turetta, saranno indicati nei prossimi giorni.