Disposta l’espulsione di un cittadino marocchino irregolare sul territorio nazionale responsabile di un notevole numero di truffe, per lo più commesse all’interno di sale giochi.
Bari – Il cittadino marocchino, nato nel 1994, otteneva il primo soggiorno nel 2004 al seguito della madre regolarmente soggiornante in Italia, titolo che veniva rinnovato fino al 2019, quando il questore di Bergamo revocava il permesso di lungo periodo per pericolosità sociale a causa delle numerosissime truffe commesse. Lo stesso, infatti, dal 2016 in avanti, aveva avviato con dei connazionali, un’intensa attività truffaldina che si concretizzava per lo più all’interno di sale giochi o tramite siti di vendita on line.
Nelle sale giochi il marocchino, unitamente ai complici, previa fotocopiatura del ticket, provvedeva a monetizzarlo più volte presso Video Lottery Terminals, conseguendo palesemente introiti fraudolenti. Questa modalità operativa veniva individuata attraverso la visione dei filmati delle videocamere interne alle diverse sale giochi, ove appariva un continuo andirivieni dei complici.
Altre truffe venivano effettuate fingendo vendite di autovetture usate su un noto sito di vendite on line: il cittadino straniero, contattato da acquirenti interessati, chiedeva un primo versamento in denaro sulla carta PostePay a titolo di anticipo. Ricevuta la prima somma di denaro, chiedeva il versamento del costo del passaggio di proprietà del veicolo, impegnandosi a consegnarlo di persona all’acquirente, salvo poi scomparire una volta ricevuto il denaro. In alcuni casi si avvaleva della complicità di una donna che, asserendo di essere la moglie, che ingannava l’acquirente comunicandogli, in lacrime, di aver bisogno di soldi a causa di una grave malattia di un congiunto e chiedendo per tale motivo una caparra più sostanziosa.
Le truffe in questione sono state commesse in ben 19 Province italiane di Piemonte, Lombardia, Emila Romagna, Liguria, Veneto e Friuli. Nel mese di marzo lo straniero veniva sottoposto a decreto di espulsione del Prefetto di Bergamo e alla conseguente misura alternativa della consegna del passaporto, ma non ottemperava all’obbligo di firma impostogli.
Nella giornata di ieri, rinvenuto in condizioni di irregolare presenza sul territorio, veniva accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della questura di Monza dove si decretava la sua espulsione dal territorio, disponendone l’accompagnamento presso il CPR di Bari a cura di personale della questura, ove, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sarà trattenuto per il tempo necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale.