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Truffe immobiliari a Roma: 252 persone finite nella rete, in manette 2 imprenditori

La Gdf ha scoperto che i due hanno pilotato il fallimento di una società: scattato il sequestro per 2,2 milioni di euro tra immobili e quote.

Roma – In 18 mesi di attività hanno ingannato 252 persone, accumulando con gli anticipi da essi versati oltre 2 milioni di euro, che affluivano sui conti correnti personali degli indagati dalle società immobiliari a loro riconducibili, una delle quali pilotata verso il fallimento, dopo aver subito il depauperamento del suo
patrimonio e accumulato un passivo di oltre 11 milioni di euro. Due imprenditori sono così finiti in manette nell’ambito di truffe immobiliari: la Procura ha emesso, oltre al provvedimento cautelare personale, il decreto di sequestro preventivo per oltre 2,2 milioni eseguiti dai finanzieri del comando provinciale.

I due sono indagati per le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio. Dalle indagini delle Fiamme Gialle del 1° nucleo operativo metropolitano di Roma è emerso un sistema truffaldino che vedeva gli indagati irretire persone intenzionate all’acquisto di un immobile, con forme di pagamento rateizzato senza l’accensione di mutui ipotecari e a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato. Dopo aver incassato la caparra confirmatoria, i due procrastinavano la stipula del rogito, adducendo sopraggiunti
impedimenti e, dopo estenuanti rinvii, proponevano un accordo transattivo, a sua volta rinviato di continuo.

Il sequestro eseguito ha riguardato immobili e disponibilità finanziarie riconducibili a quattro società, ai due arrestati, dominus delle medesime, nonché ad altri tre sodali. All’attività investigativa hanno collaborato i Reparti del Corpo alle sedi di Milano, Asti e Belluno nonché il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche.

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