Con il video di Lino Banfi divenuto virale, l’Arma ha potuto sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno: 7mila le segnalazioni ricevute.
Roma – Anziani raggirati: dall’inizio dell’anno sono state denunciate oltre 40mila persone per truffe o frodi informatiche, e più di 1.400 sono state arrestate. Positivi i primi risultati della campagna nazionale contro questo fenomeno, lanciata dall’Arma dei Carabinieri il 10 luglio 2024. Protagonista della campagna è stato il celebre attore Lino Banfi, il “Nonno d’Italia”. Il video, divenuto virale, ha permesso all’Arma di entrare nelle case degli italiani, fornendo rassicurazione sociale e rafforzando il rapporto di fiducia tra l’istituzione e i cittadini.
L’iniziativa, nata per contrastare un fenomeno in crescita, ha già raccolto risultati significativi a pochi mesi dal suo avvio. La popolazione over 65 inizia a riconoscere gli inganni. I dati forniti dai Comandi dell’Arma dislocati in tutta Italia mostrano una crescita concreta delle segnalazioni telefoniche alle centrali operative da parte degli anziani: sono circa 7.000 le segnalazioni ricevute, di cui circa 2.500 dall’inizio della campagna. Grazie a queste segnalazioni e alle indagini condotte dai reparti dell’Arma, da inizio anno gli arresti hanno raggiunto quota 1400.
Una delle truffe più comuni è la “truffa del finto Carabiniere”. Spacciandosi al telefono per personale dell’Arma, i malfattori ingannano gli anziani, costringendoli a consegnare denaro e oggetti preziosi. Da inizio anno, sono state arrestate circa 200 persone per questa tipologia di truffa, e quasi 3.000 sono state deferite. I truffatori scelgono le vittime a caso, contattandole con telefonate randomiche e inventando presunti sinistri stradali subiti da congiunti, convincendole a sborsare somme di denaro, gioielli e orologi per ottenere la scarcerazione dei familiari. Alcuni si presentano direttamente a casa delle vittime con distintivi contraffatti, approfittando della loro solitudine.
La costante attività informativa e di prossimità portata avanti dai Reparti dell’Arma Territoriale, in particolare dalle Stazioni Carabinieri, continua a essere fondamentale. Tra le attività principali dei Comandanti di Stazione ci sono: incontri formativi con la cittadinanza, accompagnati dalla distribuzione di opuscoli informativi sui consigli per prevenire le truffe; condivisione di informazioni con i direttori degli istituti di credito e degli uffici postali; collaborazione con parrocchie, organi di informazione, associazioni e istituzioni locali per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle truffe ai danni delle fasce più deboli.