La vittima era stata contattata con il pretesto di un incidente stradale della nipote. I tre sono stati fermati lungo la Provinciale 325.
Vergato – I carabinieri dell’Aliquota Operativa e Radiomobile di Vergato, supportati dalle Stazioni locali, hanno arrestato tre persone – due uomini di 26 e 28 anni, già noti alle forze dell’ordine, e una ragazza minorenne, incensurata – con l’accusa di truffa aggravata in concorso.
Le indagini sono scattate quando un cittadino, in stato di forte agitazione, si è rivolto ai carabinieri di Castiglione dei Pepoli, raccontando che lui e la moglie erano stati contattati telefonicamente da un sedicente carabiniere. L’uomo sosteneva che la loro nipote fosse rimasta coinvolta in un incidente stradale e che fosse necessario consegnare una somma di denaro o dei gioielli per “evitare conseguenze”.
I militari, riconoscendo immediatamente il tentativo di truffa, hanno attivato la rete investigativa già operativa sul territorio per contrastare il crescente fenomeno delle truffe agli anziani. Pochi minuti dopo, i carabinieri hanno notato una giovane donna allontanarsi in fretta dall’abitazione della vittima e salire su un’auto grigia, dove ad attenderla c’erano i due complici. Il veicolo, con il motore acceso, era parcheggiato in una strada secondaria poco distante.
I tre sono stati intercettati lungo la Strada Provinciale 325 R, nel territorio di Vado di Monzuno, in località Persichè. La perquisizione ha permesso di rinvenire nella disponibilità della minorenne una borsa contenente gioielli in oro bianco e giallo e un orologio di pregio, per un valore complessivo di circa 40.000 euro. Tutti gli oggetti sono risultati essere provento della truffa appena consumata.
La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’anziana donna. I tre truffatori, dopo le formalità di rito, sono stati tratti in arresto.