La Guardia di Finanza di Forlì scopre una frode fiscale legata a lavori mai iniziati. Denunciato l’imprenditore, sequestrati conti, veicoli e crediti fiscali.
Forlì – Nuovo caso di truffa legata ai bonus edilizi. I finanzieri del Comando Provinciale di Forlì-Cesena, al termine di indagini delegate dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito un sequestro preventivo di oltre 140 mila euro nei confronti di una società edile forlivese e del suo rappresentante legale, accusato di aver ottenuto crediti d’imposta fittizi a danno dello Stato.
Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Forlì, su richiesta della Procura, sia in forma diretta nei confronti della società, sia per equivalente sul patrimonio personale dell’amministratore, indagato per truffa e indebita percezione di erogazioni pubbliche.
Una denuncia da un albergatore dà il via alle indagini
L’inchiesta ha preso il via da una denuncia-querela presentata da un albergatore della provincia, a cui era stata offerta la possibilità di accedere al “bonus facciate” per ristrutturare l’immobile. Tuttavia, i lavori non erano mai stati avviati, e la società aveva comunque richiesto e ottenuto indebitamente crediti fiscali per un valore complessivo di 146.889 euro.
Secondo quanto ricostruito dai finanzieri del Gruppo di Forlì, l’amministratore della ditta aveva falsamente attestato l’inizio degli interventi, senza però depositare la documentazione necessaria presso gli enti competenti. Nonostante ciò, ha monetizzato parte dei crediti e ne ha ceduti altri tramite il cassetto fiscale.
Sequestri su conti, beni mobili e immobili
A seguito dell’indagine, sono stati sequestrati denaro contante sui conti correnti della società, un terreno, due automobili, una moto e 17mila euro di crediti d’imposta ancora presenti nel cassetto fiscale.
La società è ora coinvolta anche per responsabilità amministrativa degli enti, come previsto dal decreto legislativo 231/2001.