Trovati cinque scheletri sotto le rovine della “Tana del lupo”, il quartier generale di Hitler

Giallo a Kętrzyn, in Polonia. I resti erano sotto il pavimento di un edificio usato da Göring e appartengono a tre adulti, un adolescente e un neonato.

Berlino – Cinque scheletri sono riemersi dalle fondamenta di uno degli edifici della “Tana del lupo”, il quartier generale di Adolf Hilter a Rastenburg, oggi Kętrzyn in Polonia. Privi sia delle mani sia dei piedi, i resti sono stati scoperti a una profondità di dieci centimetri sotto al pavimento di uno dei bunker utilizzati da Hermann Göring, il gerarca nazista che fu vicecancelliere di Hitler e ministro dell’Aviazione del Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale.

La macabra scoperta è stata effettuata da un gruppo di ricercatori dilettanti di Fundacja Latebra e ha tutte le carte in regola per essere un vero e proprio “cold case”, un mistero tutto da risolvere a 79 anni dalla fine del Reich e di uno dei capitoli più oscuri della storia d’Europa.

Gli scheletri appartengono a tre adulti, un neonato e un adolescente di circa 10-12 anni. Ancora ignota la loro identità – dalle prime informazioni non c’erano resti di abiti, né effetti personali – e l’epoca della loro sepoltura. Le possibilità secondo gli autori del ritrovamento sono diverse. I corpi potrebbero essere stati sepolti durante la costruzione dell’edificio, forse anche a insaputa di Göring, ma potrebbero anche appartenere a vittime uccise quando il sito ospitava il quartier generale del Reich. Forse una famiglia trucidata dai nazisti. Potrebbero però anche essere scheletri più antichi, senza alcun legame con il nazismo, o al contrario cadaveri deposti nell’edificio dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

A rispondere a questi interrogativi saranno le analisi sulle ossa condotte dagli specialisti nel corso delle indagini, promosse e coordinate dalla magistratura polacca per scoprire se i cinque cadaveri possano rappresentare la macabra testimonianza di un altro eccidio nazista, l’ennesimo, rimasto segreto per decenni.

(L’immagine in apertura è tratta dal video girato da Fundacja Latebra).

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