Le misure di prevenzione vietano ai protagonisti delle risse di stazionare in zone del centro e locali pubblici della città.
Monza – Il Questore ha emesso 13 provvedimenti di DACUR – Divieto di Accesso alle Aree Urbane – ai sensi dell’art. 13 bis del D.L. 14/2017 (c.d. “Decreto Sicurezza Urbana”), nei confronti di alcuni soggetti che, nella provincia di Monza, sono stati indagati in stato di libertà per aver partecipato a due diverse risse.
Il DACUR è una misura di prevenzione personale che vieta ai destinatari di accedere o stazionare in determinate aree urbane, ritenute sensibili perché frequentemente teatro di episodi di degrado o turbative dell’ordine pubblico. L’inosservanza del divieto comporta sanzioni penali, con l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 8.000 a 20.000 euro.
Nel dettaglio, 8 soggetti sono stati destinatari del provvedimento, con durata variabile da uno a tre anni, in relazione ai precedenti penali o di polizia e al comportamento tenuto in occasione della rissa avvenuta nel tardo pomeriggio del 16 ottobre 2025 a Carnate.
Nell’occasione, i militari della Compagnia carabinieri di Vimercate, con il supporto del personale della Polizia Ferroviaria di Milano, intervenivano in via Libertà angolo via Petrarca, nei pressi di un minimarket, a seguito di numerose segnalazioni da parte dei residenti che riferivano di una violenta rissa in strada.
Altri 5 soggetti, nella notte dell’8 novembre 2025, alle ore 02:45 circa, venivano individuati dal personale dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, intervenuto in Piazza Giuseppe Garibaldi a Monza a seguito della segnalazione di una rissa in corso all’esterno di un esercizio pubblico. L’immediato intervento permetteva di identificare 4 ragazzi che presentavano evidenti segni di colluttazione, mentre un ulteriore coinvolto veniva accompagnato al pronto soccorso per le lesioni subite. Si tratta complessivamente di 5 cittadini stranieri di età compresa tra i 21 e i 30 anni.
Per tutti i 13 soggetti identificati, il Questore ha emesso un DACUR che vieta l’accesso e la permanenza per un periodo compreso tra uno e due anni nelle aree del centro cittadino, in particolare nei locali pubblici e nei luoghi di pubblico trattenimento, maggiormente esposti al rischio di episodi analoghi.