Nei guai due cittadini albanesi di 43 e 46 anni, senza dimora, e un 39enne del posto.
Genova – La Polizia di Stato di Genova ha arrestato, in due distinti interventi, due cittadini albanesi di 43 e 46 anni, senza dimora, e un 39enne del posto per detenzione di sostanza stupefacente al fine di farne commercio, quest’ultimo è stato anche denunciato per resistenza a P.U.
Corso de Stefanis, ore 13.30
Ieri pomeriggio un equipaggio dell’UPGSP ha notato un uomo, già a loro noto, confabulare con un altro soggetto per strada. Fermati per un controllo, i due risultavano non essere in regola sul territorio italiano, inoltre il 43enne aveva nei pantaloncini tre involucri di cocaina e il fratello 365 euro in contanti. Nonostante non risultassero formalmente dimoranti in nessun luogo a Genova, i due avevano in tasca delle chiavi di casa e gli agenti si ricordavano di averlo spesso visto uscire da un edificio di Corso Sardegna. Trovato il loro appartamento si è proceduto, con l’ausilio del team cinofili, a perquisizione domiciliare, che ha dato esito positivo: rinvenuti e sequestrati 1 etto di cocaina, materiale per il confezionamento e altri 1.000 euro.
Via Tanini, ore 22.40
Sempre gli agenti dell’UPGSP, in serata hanno tratto in arresto un 39enne a seguito di una segnalazione anonima partita su Youpol, l’app della Polizia di Stato per le denunce di episodi legati a bullismo, spaccio e violenza domestica.
Effettuati i dovuti accertamenti, e visto che l’uomo risultava già gravato da precedenti inerenti lo spaccio con in atto una messa alla prova fino ad ottobre 2025, la Sala Operativa ha inviato le volanti nell’appartamento indicato. Mentre erano nel portone, però, il proprietario è giunto con la macchina e, vedendoli, si è dato così alla fuga mettendo in atto condotte di guida pericolose e azzardate lungo via Posalunga. Una volta fermato si è proceduto a perquisizione domiciliare trovando all’interno della sua abitazione quasi un etto di cocaina, materiale da confezionamento e 2.300 euro in contanti.
Tutti e tre sono stati associati presso il carcere di Marassi a disposizione dell’A.G., la posizione sul Territorio dei due cittadini albanesi è al vaglio dell’Ufficio Immigarzione