Tra 9 anni i primi permessi premio a Filippo Turetta

Il 23enne condannato per l’omicidio di Giulia Cecchettin ha rinunciato all’appello. Il meccanismo delle misure alternative potrebbe riportarlo fuori dal carcere prima dei cinquant’anni.

Venezia – Filippo Turetta, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, potrebbe tornare in libertà a soli 48 anni. È il risultato delle attuali norme sull’esecuzione penale, che prevedono la possibilità di accedere a benefici e misure alternative anche per chi sconta la pena massima prevista dall’ordinamento.

Oggi 23enne, Filippo Turetta ha scelto di non impugnare la sentenza di primo grado, depositando una dichiarazione formale presso gli uffici giudiziari di Venezia. Una decisione che ha sorpreso i suoi stessi legali, inizialmente intenzionati a contestare la premeditazione e a chiedere attenuanti per la collaborazione processuale.

Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, tra circa nove anni, Turetta potrebbe ottenere i primi permessi premio, che gli consentirebbero di uscire dal carcere per brevi periodi sotto controllo. Un percorso graduale verso il reinserimento, che potrebbe culminare nella libertà condizionale a partire dai 48 anni.

La Procura generale di Venezia ha ora la facoltà di impugnare la sentenza ma al momento non ha ancora preso posizione. Nel frattempo, Turetta resta detenuto nel carcere di Montorio.