Il legale dell’uomo: “Il mio assistito non era coinvolto nelle proteste violente scoppiate all’interno della casa circondariale l’8 marzo 2020”.
Modena – Un nuovo esposto riguardante presunti abusi subiti da detenuti nel carcere di Modena durante i disordini dell’8 marzo 2020 è stato presentato alla Procura. La notizia è stata resa nota dall’avvocato Alessandro Gamberini.
Questo esposto si aggiunge ad altri episodi già denunciati, per i quali è in corso un procedimento penale presso la Procura di Modena. Il Gip, infatti, aveva respinto una precedente richiesta di archiviazione, ordinando ulteriori indagini. Il reato ipotizzato è tortura.
Secondo l’avvocato Gamberini, il denunciante non era coinvolto nelle proteste violente scoppiate nel carcere di Modena e ha subito lesioni documentate clinicamente. Dopo il trasferimento al carcere di Sollicciano, fu richiesta una visita medica a causa delle condizioni visibili in cui si trovava. L’avvocato ha spiegato che questa denuncia si collega alla decisione del Gip di approfondire i fatti acquisendo tutte le cartelle cliniche necessarie per chiarire gli avvenimenti.
Gamberini ha infine ricordato la tragica situazione del carcere di Modena, sottolineando i tre suicidi avvenuti dall’inizio dell’anno e l’episodio recente in cui un detenuto ha dato fuoco alla propria cella. L’uomo si trova ora in condizioni critiche presso il reparto grandi ustionati dell’ospedale di Parma.