Orrore nel Torinese: uccide il cane a martellate, 60enne rischia tre anni di carcere

La carcassa dell’animale è stata trovata in casa in avanzato stato di decomposizione. Sdegno dall’assessore Verzola: “Atto scellerato”.

Torino – Orrore a Nichelino, nel Torinese, dove un uomo di 60 anni rischia fino a tre anni di carcere con l’accusa di uccisione di animale. Nella sua abitazione, lo scorso 27 agosto, gli agenti della polizia locale hanno rinvenuto la carcassa di un cane in avanzato stato di decomposizione.

Secondo la ricostruzione, riportata da Torino Cronaca e ripresa dalla stampa locale, l’animale sarebbe stato ucciso a martellate dal proprietario, che lo avrebbe poi lasciato decomporre all’interno dell’alloggio. L’intervento è scattato in seguito alla segnalazione dei vicini, insospettiti dal forte odore che proveniva dall’appartamento.

La vicenda ha suscitato indignazione e condanna pubblica. “Uccidere un cane a martellate è un atto scellerato che merita la massima condanna”, ha dichiarato Fiodor Verzola, assessore alle Politiche del Lavoro, Commercio, Protezione Civile, Giovani e Politiche sugli Animali di Nichelino. L’assessore ha poi sottolineato la necessità di un cambiamento culturale: “Serve un lavoro profondo che parta dalle scuole, con progetti di educazione al rispetto degli esseri senzienti non umani”.

Il caso si aggiunge a una lunga lista di episodi di maltrattamento e abbandono di animali che continuano a emergere in Italia, alimentando il dibattito sull’inasprimento delle pene e sulla prevenzione attraverso programmi di sensibilizzazione.

L’uomo è ora indagato e dovrà rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria del grave reato contestato.

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