Terra dei fuochi: incontro tra il Commissario Vadalà e le Procure dell’area

Tutti i magistrati presenti hanno segnalato la assoluta necessità di mettere in atto strategie condivise. Verrà sottoscritto un protocollo.

Napoli – Il Procuratore Generale e i Sostituti Procuratori Generali addetti al Gruppo tutela Ambiente della
Procura Generale di Napoli, presso la Sala riunioni della Procura generale, hanno tenuto un incontro con il Commissario unico per “Terra dei fuochi” Gen. B. CC. Giuseppe Vadalà e i Procuratori della Repubblica, o loro delegati, delle Procure di Napoli, S. Maria C.V., Napoli Nord e Nola. In apertura, il Generale Vadalà ha illustrato i contenuti del recente decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25 che gli ha affidato poteri e compiti specifici per il risanamento dell’area di “Terra dei fuochi”.

In particolare, il Commissario si occuperà di “fotografare” lo stato attuale degli interventi e delle
iniziative già programmate
in tema di bonifiche e risanamento ambientale e di individuare gli ulteriori
interventi, in una prospettiva di medio-lungo periodo, con la stima delle risorse finanziarie necessarie,
predisponendo anche un piano di comunicazione ed informazione ai cittadini delle comunità
interessate.
L’incontro ha rappresentato un punto di partenza per l’avvio di una collaborazione del Commissario con l’autorità giudiziaria competente sul territorio di interesse. I magistrati presenti hanno fornito dati e informazioni utili alla struttura commissariale, segnalando l’opportunità di attivare un’interlocuzione e un coordinamento costante.

Nella Terra dei Fuochi

Tutti i magistrati presenti hanno segnalato la assoluta necessità di mettere in atto strategie condivise volte ad individuare le aziende committenti che difficilmente si riescono ad identificare, rappresentando che se ci si limita ad attenzionare solo gli smaltitori finali senza individuare le aziende produttrici che si affidano alle filiere criminali per lo smaltimento dei rifiuti il fenomeno dello smaltimento illecito non si fermerà. Tutti hanno concordato sulla necessità di un impegno significativo di risorse umane e materiali per poter contrastare con continuità il fenomeno senza ridursi ad interventi tampone.

Il Procuratore generale ha concluso l’incontro evidenziando la necessità di un forte impulso alle
indagini
per il contrasto dei crimini ambientali con un attento e proficuo coordinamento tra gli uffici
inquirenti interessati e il Commissario anche al fine di usufruire di strumenti di investigazione più
avanzati e poter impedire infiltrazioni malavitose anche nella fase di bonifica. A tal ultimo fine potrà
essere utile la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra il Commissario Unico e le Procure interessate.

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