Giudicata legittima dai giudici amministrativi la definizione del contributo oneroso stabilito da Palazzo Marino.
Milano – Il Tar della Lombardia ha respinto due ricorsi presentati rispettivamente da alcuni tassisti e da diverse associazioni di categoria contro la delibera del Comune di Milano che prevedeva il rilascio di 450 nuove licenze taxi a titolo oneroso. Secondo il Tribunale amministrativo, gli atti contestati rappresentano un legittimo esercizio delle prerogative attribuite al Comune dal cosiddetto Decreto Asset.
Il Tar ha inoltre giudicato legittima la definizione del contributo oneroso stabilito dall’amministrazione comunale per le nuove licenze, precisando che i proventi saranno interamente devoluti ai tassisti attualmente operativi. “Nessuna alterazione del mercato delle licenze può essere imputata alla scelta del Comune di Milano – si legge nella sentenza – poiché il mercato, per sua natura, si adatta rapidamente alla decisione legislativa di aumentare il numero degli operatori”.
Anche la scelta di ridurre il contributo per alcune categorie specifiche, come le licenze destinate al trasporto di persone con disabilità, è stata considerata conforme alla normativa. La sentenza sottolinea che attualmente i taxi attrezzati per il trasporto di disabili rappresentano meno dell’1% del totale. L’emissione di ulteriori 50 licenze dedicate porterebbe questa percentuale a circa il 5%. “Si può discutere se l’incremento sia insufficiente, ma non che sia eccessivo”, si legge nel testo.
Infine, il Tar ha esaminato i dati relativi alle chiamate inevase utilizzati dal Comune per motivare la necessità delle nuove licenze, ritenendo le contestazioni avanzate dai ricorrenti poco convincenti e prive di fondamento.