L’artista bielorussa ripara le buche della città che l’ha accolta ricavandone un mosaico, splendido connubio tra Street-art e rigenerazione di spazi urbani.
La storia del mosaico, una tecnica decorativa pittorica, ottenuta con l’utilizzo di frammenti di materiali vari, detti tessere, ha inizio in Mesopotamia, ad opera dei sumeri, ed è esportata in tutto il mondo durante il periodo della dominazione Ellenistica e Romana. Una delle forme più antiche delle espressioni artistiche, oggi, ritrova una seconda vita e un nuovo utilizzo. Irina Belaeva, ormai conosciuta con il nome d’arte di Irma, a Messina, città dove ormai risiede da diversi anni, riempie le buche che l’amministrazione tarda a riparare con coloratissimi mosaici, contribuendo al decoro della città, arricchendola e rendendola più sicura per i pedoni.
Giunta in Sicilia dalla fredda Minsk per amore, perché ha sposato un messinese, Belaeva rimane stregata dal mare, dai colori e dal calore di questa terra; comincia a dipingerne le bellezze, ma soffre nel vedere lo stato di abbandono della città che la ospita.
L’idea le balena dopo aver visto inciampare una passante: animata da una grande passione per l’arte, fatta qualche prova sul proprio terrazzo e affinata la tecnica, Irina inizia il suo progetto di valorizzazione urbana, che decide di chiamare “I tappeti di Irma”.
La sua è un’attività a titolo del tutto gratuito, con materiali di recupero, per la quale ha chiesto e ottenuto un’autorizzazione da parte del Comune. La sua idea è stata da esempio per molti.
Irma, perché nessuno a Messina, prima di lei, aveva pensato a riqualificare i marciapiedi?
Sono russa e siamo diversi. La mia patria d’origine è più disciplinata e più curata e sono abituata a vedere fascino e ordine intorno a me.
Cosa vorrebbe chiedere all’amministrazione comunale di Messina?
Vorrei chiedere al Comune di essere più solerte nel rilascio delle autorizzazioni. Inoltre vorrei che il mio lavoro venisse retribuito, perché finora è stato fatto volontariamente e senza alcun compenso.
Come mai la scelta del mosaico?
Innanzitutto perché dura più a lungo. Avevo già fatto qualche tentativo di fare un mosaico e me ne ero innamorata. Inoltre odio vedere coprire le crepe che si vengono a creare con asfalto o cemento rapido. Sogno di poter creare bellezza e opere d’arte dappertutto. Voglio vivere in una Sicilia rinata e risanata.