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Talpa nella Procura di Roma, condannata a sei anni la praticante avvocato Marianera

Avrebbe pagato un pubblico ufficiale, rimasto ignoto, per ottenere informazioni coperte da segreto poi consegnate anche a persone vicine al clan Casamonica.

Roma – Camilla Marianera, 30enne praticante avvocato, è stata condannata in primo grado a sei anni di carcere, da scontare ai domiciliari, per corruzione in atti giudiziari sulla vicenda della presunta talpa all’interno della Procura di Roma. Il 15 marzo scorso il suo compagno, Jacopo De Vivo, era stato condannato in abbreviato per la stessa accusa a 5 anni di carcere. 

Secondo l’accusa Marianera e De Vivo dal 2021 al dicembre dell’anno successivo “erogavano utilità economiche a un pubblico ufficiale allo stato ignoto, appartenente agli uffici giudiziari di Roma e addetto all’ufficio intercettazioni, perché ponesse in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio, consistenti nel rilevare l’esistenza di procedimenti penali coperti dal segreto, l’esistenza di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, atti remunerati mediamente nella misura di 300 euro a richiesta”. Notizie che poi – secondo quanto ricostruito dalla procura – venivano “consegnate” anche a persone vicine al clan Casamonica.

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