Svuotano sei società per fare acquisti di lusso

Le somme dovute all’Erario spese in immobili e gioco d’azzardo. Indagini della Gdf per associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta.

Siena – Sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, il Comando provinciale ha in corso indagini nei confronti di 9 persone dedite ad una costante attività di depauperamento di sei società, dalle quali le somme per pagare le imposte sono state distratte per l’acquisto di beni di lusso ed immobili, ricariche di conti gioco on-line nonché centinaia di prelevamenti di contante ed emissioni di assegni senza alcun collegamento con l’attività d’impresa svolta.

Le indagini sono svolte per i reati di associazione per delinquere, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, riciclaggio ed autoriciclaggio, malversazione di denaro pubblico nonché bancarotta fraudolenta. In particolare, attraverso l’utilizzo delle banche dati e la ricostruzione dei flussi finanziari, gli accertamenti delle Fiamme gialle hanno fatto emergere il reiterato avvicendamento nella carica di amministratore delle società da parte di 5 indagati principali, i quali hanno utilizzato per oltre dieci anni le società in successione temporale, rendendole inattive appena ricevute le cartelle esattoriali emesse per l’ingente debito erariale e costituendone delle nuove ove dirottare i fondi drenati dalle precedenti. Inoltre, una parte delle somme distratte è costituita da un finanziamento di 25.000 euro con garanzia pubblica, erogato in base alla normativa emergenziale e la cui destinazione era vincolata al fabbisogno aziendale.

A fronte della sistematicità di questo modus operandi, il Pubblico ministero ha richiesto l’apertura di una procedura di liquidazione giudiziale nei confronti della società e l’adozione di misure cautelari idonee a prevenire la reiterazione dei medesimi fatti. Accogliendo la richiesta della Procura senese, in ordine all’ipotesi di bancarotta fraudolenta e di malversazione, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti di cinque indagati la misura interdittiva del divieto di esercitare gli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per 12 mesi nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto dei reati fino a 2,8 mln di euro.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa