La vera storia dell’Operazione Tramonto, raccontata per la prima volta dagli uomini che hanno catturato il boss a Palermo.
Roma – Il giorno successivo alla morte dell’ultimo dei Corleonesi, Rai 3 dedica la sua prima serata a un documentario evento in cui per la prima volta gli uomini del Ros raccontano la vera storia dell’Operazione Tramonto: “La Cattura – Caccia a Matteo Messina Denaro”, prodotto da Stand by me per Rai Direzione Approfondimento, andrà in onda stasera alle 21.20 “La Cattura – Caccia a Matteo Messina Denaro”, realizzato grazie alla collaborazione con il Comando Generale dei carabinieri, ripercorre gli ultimi 40 giorni prima dell’arresto del boss mafioso – avvenuto il 16 gennaio 2023 – dal punto di vista degli uomini che lo hanno catturato: i Carabinieri del ROS coadiuvati in quella storica giornata dal GIS e dagli altri Reparti Territoriali dell’Arma, con il coordinamento della Procura Distrettuale di Palermo.
Nel corso del racconto di quei concitati momenti, torniamo indietro per raccontare gli istanti ed i personaggi più rilevanti nella trentennale latitanza del boss di cosa nostra. Il documentario, con un ritmo serrato, alterna gli audio originali dell’operazione tramonto ad accurate ricostruzioni sul campo e si snoda attraverso interviste esclusive ai protagonisti della lunga caccia a Messina Denaro, tra cui Maurizio De Lucia (Procuratore capo di Palermo), il Generale di corpo d’armata Pasquale Angelosanto (Comandante del ROS), il colonnello Lucio Arcidiacono (Comandante del I Reparto ROS) e gli operatori del ROS e del GIS, “Ulisse”, “Veleno”, “Pietra”, “Dakota”, “Sandokan”, “Ombra”, “Wolf”, “HG”, “Grigio”, “Carlos”, alcuni degli uomini e donne che sul campo, il 16 gennaio del 2023, hanno stretto d’assedio il ricercato numero uno in Italia, consegnandolo finalmente alla giustizia dopo trent’anni di latitanza. Sono intervenuti nel documentario anche la giornalista Elvira Terranova, l’imprenditrice siciliana Elena Ferraro e Luigi Dainelli, familiare delle vittime della strage mafiosa di Via dei Georgofili.