Si tratta di Samuel Acquisto: è accusato di concorso in strage. Indagini in corso alla ricerca di altri complici.
Palermo – I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di Samuel Acquisto, 18 anni, accusato in concorso del reato di strage. Il fermo è stato emesso dalla Procura di Palermo a seguito delle indagini sulla tragica sparatoria avvenuta domenica scorsa a Monreale, costata la vita a Salvatore Turdo (23 anni), Andrea Miceli (26 anni) e Massimo Pirozzo (26 anni), oltre al ferimento di altri due giovani. Acquisto, secondo la Procura di Palermo, avrebbe istigato Salvatore Calvaruso, già fermato, a sparare sulla folla e guidato la moto usata durante l’azione. Il fermo è avvenuto stanotte.
Il fermo di Acquisto è scattato dopo il ritrovamento, nel pomeriggio del 3 maggio, di una motocicletta nel quartiere Zen, ritenuta quella usata nella strage. Mentre i carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche effettuavano accertamenti tecnici, Acquisto si è consegnato spontaneamente, accompagnato dal suo legale. Interrogato dai pm, ha ammesso di essere stato presente durante la sparatoria, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere su ruolo e complici, negando un coinvolgimento diretto e sostenendo di non aver visto Calvaruso sul posto. Per il pm, tali dichiarazioni sono “illogiche” e contraddittorie, dato il suo pentimento espresso
La Procura lo accusa di aver “istigato, rafforzato e agevolato” Calvaruso, sparando ad altezza d’uomo in via D’Acquisto, dove erano presenti oltre 50 persone. Il fermo, eseguito nella notte, lo ha portato al carcere Pagliarelli. Prove decisive includono filmati di videosorveglianza, che lo mostrano alla guida della moto BMW GS nera, e testimonianze di otto persone che lo identificano nel gruppo di fuoco. Una foto sui social e la sua “solidarietà” a Calvaruso post-arresto confermano il loro legame
La sparatoria, avvenuta alle 1:30 del 27 aprile davanti al Pub 365, è scaturita da una lite per un rimprovero sulla guida spericolata di un gruppo di palermitani dello Zen. Dopo insulti, pugni e lanci di oggetti, almeno 20 colpi sono stati esplosi da più pistole, uccidendo tre giovani e ferendone due. Calvaruso, fermato il 28 aprile, ha confessato inizialmente, ma poi si è chiuso nel silenzio. Le indagini confermano che Acquisto guidava la moto da cui Calvaruso ha sparato, con testimoni che riportano l’incitamento a “non mirare in aria, ma sulla folla.”
I carabinieri cercano almeno altri quattro complici, con perquisizioni nello Zen e a Borgo Nuovo. Le due pistole usate non sono state ritrovate, forse abbandonate nei 15 km di fuga verso Palermo. Le immagini di videosorveglianza e i rilievi balistici, che confermano colpi da più armi, sono al vaglio. La Procura, guidata da Maurizio De Lucia, punta a chiarire il ruolo di ciascun membro del gruppo, composto da 8-10 giovani.
Il giovane è attualmente detenuto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo.