Strage di Ravanusa, Savarino: “Vicini a soluzione definitiva con lo sblocco dei fondi per la ricostruzione”

Terzo anniversario della tragica esplosione dell’11 dicembre 2021, costata la vita a nove persone (e a un bimbo mai nato). L’assessore regionale: “Nessuno dimentica le 36 famiglie sfollate che hanno perso la loro casa”.

Agrigento – La notte di sabato 11 dicembre 2021, Ravanusa fu scossa da un boato assordante. Una fuga di gas metano dalla rete di distribuzione provocò un’esplosione che fece crollare decine di palazzine in via Trilussa. Tra le macerie, nell’apocalittica scena che si presentò ai soccorritori e ai vigili del fuoco di Agrigento, sarebbero stati trovati i corpi senza vita di 9 persone, tra le quali una donna incinta: aspettava il piccolo Samuele, che sarebbe dovuto nascere qualche giorno dopo, ma non vide mai la luce.

Per tre giorni più di 100 vigili del fuoco scavarono senza sosta tra le macerie degli edifici crollati, a volte anche a mani nude, per trovare i dispersi o le vittime da restituire ai familiari. Le operazioni di ricerca effettuate dalle squadre USAR (Urban Search And Rescue), dal nucleo cinofilo e dagli operatori specializzati nella conduzione di mezzi per il movimento terra, furono lunghe e complesse , soprattutto perché nell’immediatezza del soccorso erano ancora ignote le cause e l’origine dell’esplosione.

«Nessuno può dimenticare la tragedia di Ravanusa e le nove vittime, non si può dimenticare Samuele, il bimbo mai nato, e di certo nessuno dimentica le 36 famiglie sfollate che hanno perso la loro casa. Il governo Schifani ha lavorato in silenzio per dare una risposta concreta alla cittadinanza ravanusana e ringrazio il Presidente per la sensibilità dimostrata». Lo dice l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino, a tre anni dalla strage di Ravanusa. 

«Il capo della Protezione civile Salvo Cocina  – continua l’assessore – ha firmato il decreto che garantisce gli aiuti per l’affitto agli sfollati, per i quali è stato previsto, attraverso un mio emendamento approvato in sede di variazioni di Bilancio, un ristoro economico in attesa della ricostruzione, che non tarderà ad arrivare. Entro fine mese, infatti, dopo l’approvazione dei fondi del Cipess e il passaggio in Corte dei Conti, saranno sbloccate le risorse, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione, individuate dal presidente del Consiglio Meloni e dal presidente della Regione Schifani, per riqualificare l’area devastata dall’esplosione e passare così allo step successivo a cura dell’assessore alle Infrastrutture Aricò. Questo – conclude – ci permetterà di risollevare Ravanusa e la sua comunità e colmare una voragine purtroppo ancora aperta».

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