L’appello è rivolto alla diplomazia italiana, a quella europea e internazionale affinché facciano pressioni sul governo cinese che prima aveva promesso di sospendere per poi autorizzare la mattanza di animali senzienti che ogni anno, il 21 giugno, vede la morte, spesso a vivo, di migliaia di animali d’affezione a scopo alimentare nel rispetto di una barbara tradizione locale.
E’ impossibile che migliaia di cani e gatti debbano essere brutalmente seviziati e uccisi in nome di una tradizione “alimentare” che francamente suscita orrore e indignazione. In Italia cani e gatti sono tutelati da leggi dello Stato e presto anche nella nostra Carta Costituzionale verrà modificato l’articolo 9, che già prevede la tutela dei beni culturali ed il paesaggio, con un’importante appendice: la salvaguardia dei migliori amici dell’uomo.
Non possiamo assistere alla strage rimanendo con le mani in mano dunque abbiamo avviato una petizione a cui speriamo i cittadini italiani ed europei aderiscano numerosi. In basso il link per firmare la petizione.