L’avvio della produzione a Verrone è previsto per la fine del 2027. Cirio: “Segnale importante in questo momento particolarmente delicato”.
Biella – Sono iniziati da qualche settimana nello stabilimento Stellantis di Verrone, in provincia di Biella, i lavori per l’allestimento di 56 macchine utensili che, una volta ultimate (sei sono già in fase di installazione), produrranno componenti essenziali per la costruzione di moduli di propulsione elettrica (EDM) che vengono attualmente prodotti in vari impianti del Gruppo in Europa. L’avvio della produzione a Verrone è previsto per la fine del 2027. Lo comunica Stellantis.
L’investimento nello stabilimento piemontese, che ammonta a oltre 38 milioni di euro, rientra nelle attività propedeutiche alla realizzazione del Piano Italia, presentato lo scorso 17 dicembre al MIMIT, che pone il nostro Paese al centro delle strategie di Stellantis, attraverso l’aumento dei modelli in produzione, elettrici e ibridi, e la salvaguardia dei livelli occupazionali, in linea con gli investimenti produttivi e avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione delle persone del Gruppo.
A Verrone, in particolare, saranno realizzati alberi e ingranaggi in acciaio che saranno utilizzati per la realizzazione delle motorizzazioni elettriche delle future vetture della piattaforma STLA Small. Obiettivo dell’impianto è produrre a regime oltre 400 mila pezzi all’anno ma è già in corso la valutazione, in base a quello che sarà l’andamento del mercato automobilistico europeo, per ipotizzare un aumento negli anni successivi di ulteriori 200 mila componenti oltre a quelli attuali. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio parla di “una buona notizia che rappresenta un segnale importante in questo momento particolarmente delicato per il settore dell’auto, disegnando anche una prospettiva pluriennale che rende il polo produttivo del biellese centrale negli scenari di crescita della produzione dell’auto elettrica”.
Dopo l’annuncio dell’arrivo del secondo modello a Mirafiori a novembre, dell’assunzione di cento ingegneri e la crescita della linea dei cambi e dell’hub del riciclo, si tratta di “un ulteriore tassello del piano di rilancio che ci è stato presentato da Stellantis nelle scorse settimane, di cui ascolteremo i dettagli nell’audizione di Elkann mercoledì alla Camera, e che continuiamo a monitorare nella sua applicazione affinché, dai fatti, arrivi la conferma che davvero ci troviamo di fronte a una nuova fase, nella quale l’Italia, Mirafiori e gli altri stabilimenti piemontesi siano protagonisti di investimenti e rilancio produttivo per garantire crescita di volumi e tutela dei posti di lavoro”.
“Il progetto, che punta a rendere Verrone un polo di eccellenza per la produzione di componentistica per le motorizzazioni elettriche della piattaforma STLA Small, – aggiunge l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – costituisce una tappa fondamentale per il rilancio industriale del Biellese e per la valorizzazione della filiera piemontese dell’automotive perché tutela non solo i livelli occupazionali esistenti, ma apre prospettive di crescita e innovazione. Il nostro impegno è di continuare a sostenere questi percorsi di sviluppo, favorendo l’attrazione di nuovi investimenti, la riqualificazione delle competenze e la promozione di un tessuto industriale all’avanguardia”.
L’impianto piemontese, di cui è responsabile Liliana Caminiti, è uno dei fiori all’occhiello per Stellantis nell’ambito della componentistica. Con circa 350 dipendenti e una superficie di circa 300 mila metri quadrati, lo scorso anno ha prodotto oltre 200 mila cambi per gli stabilimenti del Gruppo in Europa, ed in particolare per quelli italiani di Melfi, Pomigliano e Atessa.“Siamo orgogliosi di questo investimento – afferma Jean Philippe Imparato, Chief Operating Officer, Enlarged Europe – perchè è in sincronia con le altre attività che stiamo sviluppando in diversi mercati europei del Gruppo per proiettarci nel futuro, e ribadisce ancora una volta le competenze professionali e l’impegno delle persone che lavorano in tutti gli impianti italiani di Stellantis, senza distinzione tra produzione di autovetture, veicoli commerciali, componenti, motori e cambi. Si può fare, tutti insieme, e noi lo stiamo dimostrando”.
Se in Piemonte ci sono buone notizie, in Abruzzo l’aria è diversa. Sarà ancora cassa integrazione nello stabilimento Stellantis di Atessa. Nell’ultima riunione la direzione della fabbrica ha illustrato al comitato esecutivo di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf, l’attuale situazione di mercato ed ha comunicato, di dover fare ricorso ad ulteriore periodo di cassa ordinaria, dal 31 marzo al 13 aprile 2025 compresi, per un numero massimo di 1500 dipendenti del plant produttivo. Inoltre permane l’abbassamento della richiesta da parte del Messico e anche nei prossimi weekend del mese di marzo non verrà svolta attività lavorativa nel reparto Ckd di Lastratura L’azienda ha inoltre informato della possibilità, per i lavoratori, di una trasferta in Serbia.
Stellantis ha chiuso il 2024 con ricavi netti pari a 156,9 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2023, con consegne consolidate in diminuzione del 12% “per gap temporanei nella gamma prodotti e azioni di riduzione delle scorte ormai completate”. L’utile netto è di 5,5 miliardi di euro, in calo del 70%. L’utile operativo rettificato di 8,6 miliardi di euro è diminuito del 64% con un margine Aoi del 5,5%. “Nonostante il 2024 sia stato un anno di forti contrasti per l’azienda, con risultati al di sotto del nostro potenziale, abbiamo raggiunto importanti traguardi strategici“, ha detto il presidente di Stellantis, John Elkann, commentando i risultati del 2024, pubblicati dal gruppo automobilistico.