Pene per Sabatino e De Cianni, prescritti i reati per Casarsa, Cavallo e Soligo. Due assoluzioni e una pena ridotta.
Roma – Anche in secondo grado il processo sui depistaggi legati alla morte di Stefano Cucchi, avvenuta nell’ottobre 2009, conferma la validità dell’inchiesta condotta dalla Procura di Roma. La Corte d’Appello ha confermato le condanne inflitte al colonnello Lorenzo Sabatino (1 anno e 3 mesi) e a Luca De Cianni (2 anni e 6 mesi), ribadendo l’esistenza di condotte volte a ostacolare l’accertamento della verità sulla vicenda.
I giudici, accogliendo in parte le richieste della Procura Generale, hanno riconosciuto la prescrizione per i reati contestati al generale Alessandro Casarsa e ai militari Francesco Cavallo e Luciano Soligo. Il colonnello Sabatino aveva invece rinunciato alla prescrizione, facendo fronte alla condanna. Massimiliano Colombo Labriola e Tiziano Testarmata sono stati assolti, mentre per Francesco Di Sano la pena è stata ridotta a 10 mesi. Nel corso dell’appello due agenti della Penitenziaria, inizialmente costituiti come parti civili, hanno ritirato le costituzioni, mentre la famiglia Cucchi ha confermato la propria presenza nel processo.