Il runner olandese è scomparso sei giorni fa a Livo, sul Lago di Como. Nessuna traccia nonostante droni, elicotteri e unità cinofile.
Como – Dopo sei giorni di intense operazioni, sono state sospese le ricerche in quota di Tobias Servaas, il runner olandese di 31 anni disperso da lunedì scorso nei boschi e nei sentieri montani sopra Livo, in provincia di Como. L’uomo era in vacanza con la moglie e il figlioletto in una baita affittata nella zona, ma da un’escursione non ha mai fatto ritorno.
Nessuna traccia nonostante l’imponente macchina dei soccorsi
A comunicare la sospensione è stato il coordinamento interforze che ha diretto le operazioni, coinvolgendo oltre 80 operatori tra Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, Carabinieri, Guardia di Finanza e Protezione Civile. Le ricerche hanno coperto un’area di oltre 150 chilometri quadrati, estendendosi fino ai bivacchi Capanna Como, Zeb e Ledù, nella Val Darengo, zona impervia e con copertura telefonica quasi assente.
Sono stati utilizzati elicotteri, droni, unità cinofile e apparecchiature per la localizzazione del cellulare del disperso, ma nessun segnale utile è stato rilevato. I voli esplorativi si sono rivelati poco efficaci a causa della fitta vegetazione che ostacola la visibilità da quota.
L’ultimo avvistamento: “Vado verso Mota”
L’unica informazione utile resta quella fornita da una residente della zona, che il giorno della scomparsa avrebbe parlato con Tobias, il quale avrebbe detto di voler salire verso la località Mota, sopra le baite di Baggio, in direzione della Val Darengo. Da quel momento, nessun avvistamento, nessuna comunicazione.
La moglie del 31enne, preoccupata per il mancato rientro e il silenzio del marito, aveva dato l’allarme nella serata di lunedì. Da allora, la speranza si è progressivamente affievolita. Secondo i soccorritori, sei giorni senza contatti o avvistamenti in alta quota riducono drasticamente le possibilità di trovarlo in vita.