Smantellati due alberghi abusivi

Le strutture mascherate da affittacamere accoglievano turisti senza registrare i check-in: scattano sigilli e denuncia per i gestori.

Roma – Due alberghi, creati accorpando più strutture che risultavano formalmente come singole affittacamere, per accogliere i turisti in arrivo per il Giubileo da tutto il mondo: è l’espediente utilizzato dai gestori di quattro attività ricettive, a due passi dal Vaticano, scoperto dalla Polizia di Stato.

I controlli degli Agenti della Divisione Amministrativa della Questura si sono orientati in Via della Stazione di San Pietro, dove hanno stanato due strutture, di fatto provviste di S.C.I.A. comunali per attività di affittacamere, ma che, in concreto, erano gestite come un unico albergo a tutti gli effetti, con tanto di reception per la presa in carico dei check-in e check-out  e mappe segnaletiche con l’indicazione della numerazione consequenziale delle stanze, di quelle che sarebbero dovute essere due strutture ricettive ben distinte.

Lo stesso escamotage è stato scoperto in Via Pio VIII, dove l’albergo abusivo si sviluppava su due piani ed era gestito in “società” dai due proprietari delle strutture di affittacamere. Anche in questo caso, l’accoglienza degli ospiti era gestita con una combinazione di irregolarità studiate per centralizzare la gestione e la registrazione degli ospiti delle due attività.

Gli ospiti, tuttavia, erano “sconosciuti” per il portale “Alloggiati Web” della Polizia di Stato, in quanto il check-in non era stato in alcun modo comunicato alla Questura, a discapito della loro tracciabilità da parte delle Forze dell’ordine.

I successivi accertamenti hanno consentito ai poliziotti di disvelare una recidività nascosta da parte del titolare della struttura che, da oltre 18 mesi, non aveva effettuato alcuna comunicazione all’Autorità della Polizia di Stato, in violazione della normativa prevista per tracciare i transiti nelle strutture ricettive. Per i due titolari è scattata, altresì, la denuncia all’Autorità Giudiziaria.

Tra le altre irregolarità riscontrate dagli agenti, spicca anche la mancata esposizione del cartello antincendio e delle uscite di sicurezza e la tabella dei prezzi e della categoria. Sulla base delle risultanze acquisite, il Questore ha emesso tre provvedimenti di cessazione immediata delle attività abusive e, contestualmente, ne ha disposto la sospensione ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S. per un lasso temporale di 5 giorni.

Sono stati gli stessi agenti della Divisione Amministrativa e Sociale ad apporre i sigilli alle strutture ricettive interessate dai provvedimenti. Resta massima l’attenzione della Polizia di Stato sul contrasto all’abusivismo recettizio, in particolare all’escamotage dei cosiddetti alberghi diffusi”, ormai noto ai gestori della Capitale per massimizzare i profitti in un momento storico di grande affluenza di pellegrini e turisti.