Liberato dalla nefasta presenza dei pusher e delle telecamere-spia, la palazzina è stata affidata al Comune aretuseo mentre i condomini potranno tornare ad una vita normale.
Siracusa – Gli Agenti della Squadra Mobile, da tempo impegnati in operazioni di contrasto alla vendita ed al consumo di droga nelle piazze dello spaccio aretuseo, nel corso di predisposti servizi di osservazione notavano, osservando strani movimenti che si verificavano nel cortile di un complesso abitativo sito in Via Italia 103, due individui intenti alla compravendita di sostanze stupefacenti sotto i loro occhi.
Bloccato prontamente l’acquirente, mentre si allontanava dal luogo dello spaccio, lo trovavano in possesso di alcune dosi di marijuana. Immediatamente gli uomini diretti dal capo della Mobile Gabriele Presti, facevano scattare un blitz al quale partecipava anche personale della sezione Cinofili della Questura di Catania e del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale, che permetteva di bloccare i due pusher e grazie al fiuto del cane “App” venivano rinvenuti in loco 2 grammi di cocaina, 2,5 grammi di marijuana e 5 grammi di hascisc, oltre a circa 140 euro, indosso ad uno dei pusher, frutto dell’attività di spaccio. Gli agenti, una volta ultimate le formalità di rito, denunciavano i due giovani per possesso ai fini dello spaccio di droga: C.P. classe 1997 e B.S., classe 1990.
Gli stessi agenti della Squadra Mobile, su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo di un immobile, sito in Piazza San Metodio, abusivamente occupato da soggetti che, come testimoniato dalle indagini svolte dagli investigatori della Polizia di Stato negli ultimi mesi, l’avevano adibito a centrale dello spaccio.
L’abitazione sequestrata era stata oggetto di numerosi interventi della Polizia nei mesi scorsi. In ogni occasione i poliziotti erano riusciti a recuperare lo stupefacente solo grazie al loro acume investigativo perché il sito era ben protetto e vigilato da un sofisticato sistema di telecamere di videosorveglianza. L’apparato permetteva loro di anticipare e prevenire l’intervento della polizia. Sono stati eseguiti in loco numerose operazioni che hanno portato a diversi arresti in flagranza e denunce, oltre a ingenti sequestri di droga, nell’arco di appena 5 mesi.
Con caparbietà i poliziotti, più volte, nell’ambito degli ultimi arresti, rimuovevano e sequestravano diverse telecamere e monitor che componevano il sistema di videosorveglianza che presidiava l’attività di spaccio, rimuovendo anche le difese passive dell’abitazione come cancelli in ferro apposti alla porta di ingresso e le grate dalle finestre.
L’abitazione è stata affidata, infine, all’Ente proprietario, ovvero al Comune di Siracusa, “liberando” così anche tutte le persone residenti costrette a subire l’attività di spaccio e una palese invasione della loro sfera privata, violata dai sistemi di videosorveglianza e dalle vedette che collaboravano con gli spacciatori.