Siracusa – Incendio doloso nell’oasi protetta

Concluse le indagini per incendio doloso all’interno della riserva integrale protetta di Avola, indagati 5 persone ed un consigliere comunale.

Siracusa – Agenti del Commissariato di P.S. di Avola, insieme a personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana, sotto la direzione della  Procura della Repubblica di Siracusa, hanno notificato a 5 soggetti l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, a termine di una articolata indagine che ha fatto luce su diversi episodi di incendi boschivi che hanno flagellato alcune aree collinari site nel territorio di Avola e sottoposte a vincolo naturalistico.

L’indagine, denominata operazione Hybla, è stata avviata a seguito dell’incendio doloso sviluppatosi nella in una vasta porzione della zona collinare avolese, e che ha esposto a grave e concreto pericolo anche un noto complesso abitativo sito ad Avola Antica.

L’incendio ripreso dalle telecamere

Le meticolose indagini dei poliziotti del Commissariato di Avola, allora diretto dal dott. Mario VENUTO, e dagli uomini del NOP di Siracusa, guidati dal Comandante Angelo RABBITO, che si sono avvalse di una preziosa attività tecnica, hanno consentito agli inquirenti di individuare anche i responsabili di altri 3 gravi incendi boschivi dolosi, che fino ad oggi erano rimasti irrisolti.

Si tratta in particolare di un vasto incendio che ha interessato oltre 90 ettari di terreno boschivo della riserva naturalistica, comportando il divieto di accesso alla nota area dei “Laghetti di Cavagrande”, a causa del pericolo di frane o smottamenti del terreno.

Inoltre, sono state accertate le modalità di altri due incendi, in occasione del quale i poliziotti del Commissariato di Avola hanno identificato e deferito all‘autorità giudiziaria due soggetti che si trovavano in prossimità dei primi “punti di fuoco” con al seguito numerosi oggetti idonei alla creazione di un innesco delle fiamme.

L’incendio dentro l’oasi naturalistica di Avola

Al termine dell’attività investigativa, il Pubblico ministero titolare dell’indagine, ha formulato 4 capi di imputazione nei confronti 4 uomini avolesi, rispettivamente di 38, 44, 58 e 83 anni, di cui tre dediti alla pastorizia ed uno interessato alla gestione di un parcheggio privato per i turisti che si recano nella zona a visitare le bellezze naturalistiche.

Un quinto uomo, dipendente del Comune di Avola, nella sua qualità di responsabile di un Ufficio comunale, è indagato per aver omesso di predisporre e di sottoporre al Consiglio Comunale la Delibera per l’aggiornamento del “catasto degli incendi boschivi” finalizzato proprio a limitare gli interessi economici sulle aree già percorse dal fuoco, ed a permettere la naturale ricostituzione della vegetazione.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa