Secondo il rapporto Censis sulla sicurezza informatica in Italia gli attacchi sul web sono aumentati e oltre il 60% dei cittadini è preoccupato per i propri dispositivi
ITALIA – Arrivano via sms o tramite WhatsApp e phishing le minacce cyber cui 8 italiani su 10 si sono imbattuti nel 2022. Emerge dal Rapporto Censis-Iisfa, promosso da Assocomunicatori.
Il report, dal titolo “Il valore della Cybersecurity in Italia. La sicurezza informatica garanzia di benessere e libertà”, fotografa la costante minaccia cha arriva dalla rete e dai link inviati.
Così il 60% degli italiani ha ricevuto un sms o un messaggio su WhatsApp con invito a cliccare su un link sospetto, mentre il 56% è stato bersaglio di phishing.
IL CYBERCRIME
Il report registra un aumento del 138% di attacchi informatici a infrastrutture, tanto che in quasi 10 anni i reati informatici denunciati sono raddoppiati, si parla infatti di un’impennata del 155,2%.
Le città che registrano i numeri più alti di reati informatici sono Milano e Roma con rispettivamente 24.077 e 21.637 denunce. Ma è Torino la prima in classifica per numero di reati in rapporto alla popolazione (7,8 reati ogni mille abitanti).
MINACCE INFORMATICHE
Nel 2022, stando al rapporto, il 76,9% degli italiani si è imbattuto in minacce informatiche. Il 60,9% del totale ha ricevuto un sms o un messaggio su WhatsApp con invito a cliccare su un link sospetto, mentre il 56% è stato bersaglio di e-mail ingannevoli.
L’aumento degli attacchi a enti e istituzioni ha finito per condizionare il comportamento dei cittadini, tanto che il 62,9% si dice preoccupata per la situazione, il 53,2% ha espresso timore che i dati possano essere rubati.
Il 24,4% ha affermato di collegarsi meno alla rete per svolgere attività online, mentre il 28,8% dichiara di conoscere la sicurezza informatica. Quota in aumento del 4,5% rispetto al 2022.
PRATICHE DI SICUREZZA
In merito alle pratiche di sicurezza, più di sette italiani su dieci usa una password per il wi-fi di casa (75,2%); il 71,5% usa password diverse in funzione dei servizi utilizzati; il 70,3% ha un antivirus installato e aggiornato sul Pc di casa e il 75% sul Pc di lavoro.
Il 54% delle persone usa sistemi di autenticazione più complessi, come l’autenticazione biometrica oppure Otp via sms; mentre solo il 59,5% degli italiani fa il backup dei propri file.
Per quanto riguarda i cellulari, il 77,1% del campione permette aggiornamenti periodici, il 62,6% usa pin, otp, impronte digitali e riconoscimento facciale per accedere al cellulare.
Nel 2022 il 15,7% delle aziende con 10 o più lavoratori ha avuto un problema di sicurezza, mentre il 20,6% delle persone è stato testimone di almeno un attacco informatico sul proprio luogo di lavoro. A giugno 2022 le imprese anti-hacker sono salite del 5,4%, per un totale di 3.147.