È stato concluso un intervento ispettivo, nei confronti di un soggetto autore di varie truffe, con la ricostruzione dei proventi illeciti conseguiti, per oltre un milione di euro, da sottoporre “a tassazione”.
Arezzo – L’attività di natura fiscale fa seguito alle indagini di polizia giudiziaria delegata, concluse con la denuncia di quattro soggetti, che hanno concorso, a vario titolo, nella consumazione dei reati di truffa, riciclaggio, sostituzione di persona ed autoriciclaggio. In particolare, è stato operato l’esame di tutti i rapporti finanziari acquisiti nel corso degli accertamenti investigativi, con i quali è stata tracciata la presenza di numerosi assegni e bonifici, impiegati poi dall’indagato nell’acquisto di beni e servizi di lusso.
Una legislazione specifica prevede che qualsiasi accrescimento di ricchezza di fonte illegale è soggetto – al pari delle attività regolari – a dichiarazione ai fini fiscali ed al relativo pagamento del tributo. Per questo, in attuazione di tale normativa, le Fiamme Gialle hanno avviato una verifica fiscale, nei confronti del principale indagato, rilevando l’omessa dichiarazione di redditi per 1,1 milioni di euro, a cui corrisponde un’imposta evasa di circa 500.000 euro, per gli anni 2019 e 2020.
Anche per tali fatti, è stata inoltrata denuncia alla Procura della Repubblica di Arezzo.
Al riguardo, si evidenzia che i provvedimenti adottati dall’Autorità Giudiziaria si basano sulle evidenze probatorie sinora raccolte; pertanto, in attesa del giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.