Si è svegliata dal coma la 16enne della strage familiare di Paupisi

Era il 30 settembre scorso quando il padre uccise la madre e il fratello di 15 anni. La ragazza è l’unica sopravvissuta alla mattanza.

Isernia – Si è risvegliata dal coma la ragazzina di 16 anni sopravvissuta alla strage familiare di Paupisi, costata la vita alla madre e al fratello di 15 anni. Adesso può sedersi in carrozzina e ascoltare la musica che le piace. Ancora non parla, ma sta piano piano riprendendosi da quell’incubo.

Tutto risale ad un mese fa, quando il padre, Salvatore Ocone, che soffre di depressione, ha preso un masso di sette chili e ha ucciso la moglie Elisa Polcino, mentre dormiva. Poi ha infierito sui figli: Cosimo, 15 anni, non ce l’ha fatta, mentre la sorella maggiore è riuscita a sopravvivere. L’uomo è stato arrestato dopo dodici ore di fuga. Sul sedile posteriore dell’auto c’era il corpo senza vita del ragazzo. I carabinieri hanno fermato Ocone in una strada rurale di Ferrazzano, vicino a Campobasso. Nella cella del carcere di Benevento, che condivide con un altro detenuto, si è chiuso nel suo mutismo, senza chiedere notizie della figlia.

La figlia invece si trova da un mese ricoverata nella clinica Neuromed di Pozzilli. Solo mercoledì scorso ha potuto lasciare la terapia intensiva per la neuroriabilitazione. Con lei c’è il fratello Mario, di 24 anni, che ha lasciato il suo lavoro a Rimini, dove viveva, per starle accanto, insieme alla zia materna Marisa. Ai due fratelli non manca il sostegno della comunità di Paupisi. Intanto per la ragazzina i medici non si sbilanciano:

“Il cammino è lungo. In pazienti che hanno subito traumi come questi, le insidie sono sempre dietro l’angolo. Però stiamo dando e daremo tutti il massimo” chiarisce a Repubblica il responsabile del reparto, Carmine D’Avanzo.