Sgombero del Leoncavallo di Milano rinviato al 24 gennaio: 130 rinvii in 19 anni

Nuovo stop per lo storico spazio occupato e autogestito. Oggi presidio solidale al quale hanno partecipato circa 300 persone appartenenti a diverse realtà antagoniste milanesi.

Milano – Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo, storico spazio occupato e autogestito di Milano, è stato posticipato al 24 gennaio prossimo. La notizia è stata confermata dalla Questura di Milano, che ha monitorato un presidio solidale organizzato per l’occasione. Alla manifestazione hanno partecipato circa 300 persone appartenenti a diverse realtà antagoniste milanesi.

Dopo l’arrivo dell’ufficiale giudiziario e l’annuncio del rinvio, il presidio si è sciolto senza incidenti o momenti di tensione. Con questo rinvio, il numero totale di slittamenti per lo sgombero del Leoncavallo arriva a quota 130 in 19 anni. Lo scorso mese, il tribunale civile aveva stabilito un risarcimento di 3 milioni di euro che il Ministero dell’Interno dovrà corrispondere alla società proprietaria dell’immobile, ‘L’Orologio srl’, del gruppo Cabassi, a causa del mancato sgombero.

Daniele Farina, storico portavoce del centro sociale, ha sottolineato il ruolo centrale del Comune di Milano nella ricerca di una soluzione. “Milano deve decidere su questa vicenda. Il Comune ha già mostrato disponibilità a lavorare per trovare un accordo”.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha definito il rinvio “un’occasione persa”. “Questa è una situazione di illegalità che andava risolta anni fa. Mi auguro che il prossimo 24 gennaio si abbia finalmente il coraggio di ristabilire la legalità”, ha dichiarato.

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