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Due stranieri fermati con auto di lusso. Hanno una brutta sorpresa

Il passaggio di proprietà falso e la titolarità dell’auto a una società di noleggio partenopea: la verità viene a galla grazie ai finanzieri.

Udine – I finanzieri del Comando Provinciale in servizio presso il Gruppo di San Giorgio di Nogaro hanno tratto in arresto due persone di nazionalità russa e lituana, sottoponendo a sequestro l’auto di grossa cilindrata sulla quale viaggiavano, per i reati di riciclaggio e falso. Il G.i.p. del tribunale ha successivamente convalidato il fermo dei due stranieri, disponendone la detenzione in carcere.

I militari della Guardia di Finanza hanno sottoposto a controllo un veicolo con targa italiana e di recente immatricolazione che viaggiava sull’autostrada A4, in direzione del confine di Stato. A bordo dell’auto hanno identificato due cittadini stranieri, rispettivamente di nazionalità russa e lituana, ai quali hanno chiesto di esibire i documenti di proprietà del mezzo. Nell’occasione, le due persone consegnavano un passaggio di proprietà redatto da un notaio di Ancona e un certificato di radiazione dalla circolazione.

L’auto era intestata ad una società partenopea

Da un primo esame, l’auto sembrava destinata all’esportazione in Lituania per una nuova immatricolazione. In realtà, gli approfondimenti subito svolti dai finanzieri hanno reso possibile accertare che il passaggio di proprietà era del tutto falso, mentre la titolarità dell’auto andava ricondotta a una società di noleggio partenopea che, avvertita telefonicamente del tentativo di condurre all’estero il proprio veicolo, formalizzava immediatamente una denuncia-querela a carico dei responsabili, ritenendo di essere vittima di una truffa.

Anche il Notaio di Ancona, presso il quale sarebbe avvenuta la vendita del mezzo, ha attestato la falsità del contratto rinvenuto nel corso del controllo. Infatti, sono risultati non genuini sia la firma sia il sigillo del Notaio, il quale ha inteso fornire piena collaborazione agli operanti per dimostrare l’alterazione dell’atto.

Le prove raccolte dagli agenti hanno contributo a delineare la responsabilità delle due persone fermate per i reati di riciclaggio e falso. Per questo, le stesse sono state associate alla Casa Circondariale di Udine, dopo che i militari hanno preliminarmente segnalato i fatti al Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il tribunale di Udine, il quale ha chiesto la convalida del fermo al competente tribunale.

Quanto sopra si comunica per il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.

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