Violenza tra le mura di casa, anche davanti ai figli. Le vittime trovano il coraggio di denunciare dopo anni di abusi.
Viterbo – Prosegue la quotidiana attività della Polizia a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Dallo scorso mese di settembre la Squadra Mobile della Questura ha trattato numerose denunce per delitti inerenti al “Codice Rosso” che hanno portato a denunciare complessivamente all’Autorità giudiziaria diverse persone per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, anche dall’utilizzo di armi.
Nei procedimenti penali instaurati le indagini svolte dagli operatori della Sezione Reati contro la Persona hanno consentito di eseguire, nel medesimo periodo, sette misure cautelari, di cui tre Allontanamenti dalla casa familiare con Divieto di avvicinamento alla parte offesa, ulteriori due Divieti di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico e due provvedimenti restrittivi agli arresti domiciliari.
Le storie riferite ai poliziotti hanno messo in luce relazioni difficili con episodi continui di violenza nei confronti delle mogli o delle conviventi, spesso anche in presenza dei figli minori.
Le donne, alcune dopo anni di maltrattamenti fisici ed assoggettamenti psicologici, sono riuscite anche con l’aiuto del personale specializzato dei Centri antiviolenza a denunciare i fatti, consentendo così di contrastare concretamente il fenomeno.