Sigilli dei poliziotti a tre ville, una stazione di servizio, auto, terreni agricoli, quote societarie e conti bancari per un totale superiore al milione e mezzo di euro.
Lecce – I poliziotti della questura di Lecce hanno eseguito due decreti di sequestro di prevenzione patrimoniale di beni ritenuti riconducibili direttamente o indirettamente a due uomini, arrestati lo scorso 20 novembre in un’operazione e tuttora detenuti.
Le due persone sono considerate i referenti del narcotraffico legato alla Sacra corona unita. Il loro compito all’interno dell’organizzazione criminale era quello di rifornire di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina le piazze della provincia salentina.
Sono state sequestrate tre ville, di cui due adibite ad abitazione e un’altra situata in una località balneare sfruttata come casa vacanza, un vivaio, una stazione di servizio per carburanti, due auto di grossa cilindrata, numerosi terreni agricoli, le quote sociali di una società di costruzione edile e diversi depositi bancari o postali, per un totale di oltre un milione e mezzo di euro in beni.
Attraverso le indagini i poliziotti hanno accertato che i due uomini, pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le rilevanti disponibilità economiche, avrebbero accresciuto il proprio patrimonio personale e imprenditoriale, ricorrendo sovente all’intestazione di beni a congiunti.
I sequestri compiuti sono finalizzati all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati e sono stati emessi dal Tribunale salentino su proposta congiunta del Questore e del Procuratore della Repubblica di Lecce.
L’esecuzione dei sequestri è stata curata dai poliziotti della sezione misure patrimoniali della Divisione anticrimine della Questura, alla quale hanno preso parte anche gli agenti della Squadra mobile, dei commissariati di Nardò e Galatina in provincia di Lecce, del Reparto prevenzione crimine, della Stradale e del Reparto volo di Bari.