Il prodotto, ritenuto idoneo al consumo, è stato donato a diverse associazioni caritatevoli, tra cui la Caritas diocesana.
Bari – La Guardia di Finanza ha messo a segno un nuovo colpo contro le irregolarità nel settore della sicurezza alimentare. Durante un controllo in un’attività commerciale di Gallipoli, i militari della Sezione Operativa Navale, con il supporto del personale ASL di Lecce, hanno sequestrato circa 100 chili di pesce privo dei requisiti di tracciabilità ed etichettatura, in violazione delle normative comunitarie e nazionali.
Al termine delle verifiche è stata contestata al titolare una sanzione amministrativa da 12mila euro. I sanitari, tuttavia, hanno accertato che i prodotti ittici erano comunque idonei al consumo umano. Per questo motivo, su disposizione delle autorità, il pesce sequestrato è stato donato a diverse associazioni caritatevoli del territorio, tra cui la Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli, trasformando un illecito in un aiuto concreto alle famiglie bisognose.
Il sequestro si inserisce in un più ampio piano di controlli e vigilanza coordinato dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, che negli ultimi mesi ha intensificato il presidio sul territorio salentino. L’obiettivo è duplice: garantire il rispetto delle norme di sicurezza alimentare e tutelare la legalità nel commercio dei prodotti ittici, settore particolarmente esposto a rischi di frodi e pratiche scorrette.
L’operazione conferma l’impegno delle Fiamme Gialle nel difendere salute pubblica, ambiente e corretto funzionamento del mercato, con un’attenzione particolare alle realtà locali e alle comunità che da sempre vivono in stretto rapporto con il mare.